Data: | 6 novembre 2021 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Luganese, Carona |
Difficoltà: | T2 |
Dislivello: | 775 m |
Lunghezza: | 13.1 km |
Tempi (soste comprese): | 2h 20min. (Morcote) + 1h 45min. (ritorno) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Entrambi non ci siamo mai stati (vergogna!) quindi oggi, per evitare di calpestare neve, andiamo a vedere da vicino il borgo di Morcote, eletto nel 2016 “Villaggio più bello della Svizzera”.
Arrivare a Morcote in auto non ci darebbe troppe soddisfazioni, noi vogliamo camminare.
Così dopo aver studiato la cartina decidiamo di compiere un anello partendo da Carona.
Arrivati sul posto lasciamo l’auto nel parcheggio a pagamento presso la piscina comunale e ci mettiamo in marcia.
Questo è l’itinerario:
Carona (623 m) – Parco S. Grato – quota 710 m – Baslona – Alpe Vicania – quota 604 m – Vico Morcote (424 m) – Morcote (272 m) – Chiesa di S. Maria del Sasso (338 m) – quota 501 m – Alpe Vicania (659 m) – Baggia – Boschine (701 m) – Carona (623 m)
La giornata si prospetta meravigliosa e per godere del sole il più a lungo possibile optiamo per un giro in senso orario. Seguiamo le indicazioni dei cartelli escursionistici e dopo alcuni metri su asfalto ci inoltriamo nel bosco in direzione del vicino Parco botanico San Grato.
Lo avevamo già raggiunto alcuni anni fa nel mese di maggio, è infatti la primavera la stagione migliore per visitare questo luogo stupendo affacciato sul Lago Ceresio. Le fioriture di una moltitudine di azalee e rododendri colorano il paesaggio rendendolo a dir poco meraviglioso.
L’accesso al parco è gratuito e oltre a delle opere d’arte, sul posto trovano spazio un parco giochi per i bambini, delle postazioni grill, un ristorante e la famosa altalena.
Ce n’è dunque per tutti i gusti e non possiamo che consigliarvi di visitarlo, se potete scegliere il periodo, date la priorità ai mesi primaverili.
Oggi vediamo il San Grato in versione autunnale, grazie alla tipologia di piante esotiche presenti in loco il colore che va per la maggiore è comunque il verde, ma qua e là ci imbattiamo in aceri giapponesi dalle foglie color porpora, faggi e altre latifoglie dai colori sgargianti.
Attraversato tutto il parco usciamo dal lato sud e seguendo un largo sentiero/stradina tra i castagni proseguiamo in direzione dell’Alpe Vicania.
Oggi la gita funziona al contrario del solito, nel senso che all’andata l’itinerario si sviluppa dapprima in falso-piano e successivamente in discesa, la salita ci toccherà invece affrontarla al ritorno.
Dall’Alpe Vicania scendiamo verso Vico Morcote e mentre ci avviciniamo, ammiriamo il bellissimo panorama dall’alto sia sul paese stesso che sul lago. Nel versante opposto si alza il Monte S. Giorgio e ai suoi piedi, anch’essa in riva al lago, la località di Brusino Arsizio.
Arrivati a Vico Morcote gironzoliamo un po’ tra le case, passiamo davanti alla lussuosa Tenuta Castello di Morcote e ci soffermiamo a fotografare la Chiesa dei Santi Fedele e Simone dalla facciata bianca rivolta verso il lago. Il luogo è davvero di classe, lo si capisce osservando le molte ville affacciate sul Ceresio…ok siamo i primi a sostenere che i soldi non fanno la felicità…ma certo le danno un colpo di mano! Con un poooochino d’invidia ci lasciamo Vico alle spalle e in costante discesa raggiungiamo Morcote.
Altri vicoli, case vecchie, case nuove, alberghi, ristoranti, i portici, le palme (ovvio) e poi lui, il Lago Ceresio. Comprendiamo subito il perché della sua celebrità e vista la fama, ce lo immaginavamo invaso dai turisti ma fortunatamente oggi gira poca gente, siamo ormai in bassa stagione e molti ristoranti sono già chiusi.
A nostro avviso sono due i punti migliori da cui osservare Morcote: dal basso, ovvero dal lago (l’ideale sarebbe da una barca) e dalla famosa Chiesa di Santa Maria del Sasso che dall’alto domina il villaggio.
Per il nostro VIP-nic ci accomodiamo su un pontile e consumiamo il pranzo al sacco ammirando i palazzi dalle facciate colorate specchiarsi nelle acque del lago. La giornata è stupenda e ci sentiamo dei privilegiati nel poterla trascorrere in questo modo: insieme, in un bellissimo luogo del nostro Cantone, facendo quel che più amiamo fare nel tempo libero. Dopo la pausa inizia la salita che ci porta in alto verso la chiesa citata pocanzi. La vista che man mano si apre su Morcote e dintorni, arricchita dai colori autunnali, è davvero magnifica e il clima mite unito alla presenza di cespugli e numerose palme, nonché alle barchette che navigano sul lago, non possono che ricordare vagamente il Mediterraneo.
Dalla chiesa proseguiamo poi in direzione dell’Alpe Vicania e qui c’è da penare parecchio, il sentiero in questo tratto si contraddistingue per essere ripido e tutto scalini…che faticaccia! Dall’alpe prendiamo infine il sentiero che rimane sul versante occidentale e seguendolo attraverso la faggeta rientriamo facilmente a Carona.
Bellissima gita che ci ha dato l’opportunità di schivare la neve, abbinando la montagna al lago.
(scritto da: Ale)