Data: | 13 gennaio 2018 |
Partenza: | Svizzera, Grigioni, Val Schons, Zillis, Lohn |
Difficoltà: | WT2 |
Dislivello: | 715 m |
Lunghezza: | 5.6 km |
Tempi (soste comprese): | 2h 10min. (salita) + 1h (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Stufi di andare a racchettare sempre nei soliti posti, in settimana ci diamo alle ricerche sul web, guarda qua e guarda là scoviamo una gita da svolgere oltre il San Bernardino proposta anche dall’Ente turistico della regione Viamala.
Osservando un po’di foto e soprattutto le curve di livello sulla carta nazionale 1:25’000 si capisce che le pendenze della zona sono abbastanza contenute e adatte a una tranquilla nonché sicura racchettata.
Sabato le previsioni meteo sono ottime e il pericolo valanghe è sceso dal grado 3 (marcato) degli ultimi giorni al grado 2 (moderato), perciò senza indugi imbocchiamo la A13 e in un’ora e mezza di trasferta raggiungiamo il piccolo paesino di Lohn che sorge in Val Schons a 1’585 metri di quota, punto di partenza dell’escursione che ci porterà in vetta alla Zwölfihorn.
Arriviamo in paese attorno alle 9.30 e con noi arriva anche il sole, all’entrata del piccolo villaggio vi sono parcheggi gratuiti su ambo i lati della strada e dato che non gira nessuno, non facciamo fatica a trovare uno spazio per la nostra auto.
Questo il nostro itinerario:
Lohn (1585 m) – Dros (1800 m) – Zwölfihorn (2292 m)
Grazie alla presenza di 30-40 centimetri di neve possiamo calzare subito gli attrezzi e partire con le racchette ai piedi. Il sentiero per lo Zwölfihorn parte appena sopra l’abitato, aldilà del fiume. Per nostra fortuna è già presente una bella traccia che approfittiamo di seguire.
Il sentiero invernale non è ufficialmente segnalato ma la zona è quasi del tutto priva di vegetazione quindi orientarsi è cosa facile, di fatto dobbiamo risalire il pascolo e raggiungere come prima tappa le cascine in località Dros a 1800m. Qui incrociamo la pista per slitte battuta dal gatto delle nevi…sarebbe proprio bello farci una scivolata! Proseguiamo seguendo la traccia già presente, man mano che saliamo c’è sempre più neve e se all’inizio si trattava di neve vecchia e dura, qui ora c’è solo polvere e siamo ben contenti di non doverla battere! Andiamo avanti, più su la vegetazione sparisce del tutto e all’orizzonte appare la sagoma del famoso Piz Beverin. Incantati dal bellissimo paesaggio invernale ci fermiamo a scattare numerose foto, infine raggiungiamo la cresta, segue una breve traversata in falsopiano ma quando pensiamo di aver conquistato la vetta ci rendiamo conto di essere sul cucuzzolo sbagliato, per arrivare allo Zwölfihorn dobbiamo ancora scendere per qualche metro e poi risalire e voilà dopo due ore e dieci minuti siamo alla meta. Giusto in tempo per vedere tre camosci con la loro folta pelliccia invernale lanciarsi a capofitto verso valle.
Il panorama dalla cima si apre verso l’ampia vallata che ospita Thusis e sui piccoli paesini di montagna di Tschappina, Umrein e Flerden sul versante interno del Heinzenberg.
Con il cielo sgombro da nubi e una giornata tanto meravigliosa possiamo dirci ampiamente soddisfatti della scelta fatta, bellissimo tutto l’ambiente dove si è svolta la salita come pure il panorama dalla vetta! Super! L’unico “purtroppo” riguarda la temperatura, c’è infatti un venticello gelido da polo nord che entra nelle ossa e ci invita a lasciare la cima, più esposta agli elementi, per trovare un posticino riparato dove consumare il nostro pranzo al sacco.
Abbandoniamo quindi la vetta dello Zwölfihorn dopo appena una decina di minuti e ci spostiamo un po’più in basso per fare pic-nic.
La discesa su Lohn avviene a naso, senza percorso obbligato e in neve polverosa e divertente nella parte alta, mentre da Dros al paese dobbiamo vedercela con neve vecchia e dura, ma per fortuna questo ultimo tratto è talmente breve che in poche decine di minuti siamo alla macchina.
Stupenda escursione all’insegna dei colori bianco e blu in una zona tranquilla, all’apparenza sicura (suggerisco comunque di controllare sempre il bollettino valanghe) e poco frequentata.
Quella odierna è stata una gran bella scoperta e siamo certi che presto o tardi torneremo a sgambettare sulle montagne della Val Schons.
(scritto da: Ale)