Data: | 20 maggio 2021 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Val Verzasca, Diga Lago di Vogorno |
Difficoltà: | T2 |
Dislivello: | 723 m |
Lunghezza: | 13.2 km |
Tempi (soste comprese): | 1h 20min. (Mergoscia) + 1h 30min. (Corippo) + 1h 10min. (Lavertezzo) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Che dire sulla Val Verzasca che non sia già stato detto o scritto?
Questa stupenda valle del locarnese è senza dubbio uno dei fiori all’occhiello del turismo ticinese.
Credo che quasi tutti i turisti di passaggio in Ticino hanno fatto tappa al Ponte dei Salti di Lavertezzo, meta irrinunciabile.
La situazione legata al covid ha sicuramente contribuito a rendere ancor più famosi alcuni luoghi del nostro Cantone, tra questi c’è anche la Verzasca che con le sue pozze d’acqua verde smeraldo e i rustici in pietra, attira gente da tutta la Svizzera.
Quindi perché, da veri “insider”, non fare i turisti in casa nostra, compiendo una gita proprio in questa valle, scoprendo passo dopo passo alcuni dei suoi luoghi più belli e famosi? Facciamolo!
E per rendere la cosa ancor più reale, prendiamo un giorno di vacanza per andarci in settimana (anche perché in Verzasca nei week-end non ci si muove!), così si che sembriamo dei veri turisti.
Anni fa avevamo già fatto un’escursione sul fondovalle verzaschese, scendendo da Sonogno a Lavertezzo lungo il Sentiero Verzasca n. 74. Oggi desideriamo invece vedere la parte inferiore. Dopo aver parcheggiato a Lavertezzo (parkingcard per tutto il giorno CHF 10.00), prendiamo l’autopostale e scendiamo alla Diga di Vogorno.
Questo è il punto di partenza della nostra traversata che ci riporterà a Lavertezzo e alla nostra auto, facendoci transitare dai caratteristici paesi di Mergoscia e Corippo, situati sulla sponda orografica destra della valle.
Questo è l’itinerario che si sviluppa in gran parte lungo la Tappa 2 del Sentiero Verzasca (Locarno-Lavertezzo), segnavia n. 74 di Svizzera Mobile:
Diga Lago di Vogorno (473 m) – I Servásc – quota 540 m – Valle del Crosone (596 m) – quota 628 m – quota 620 m – Mergoscia/Oratorio S. Vincenzo (728 m) – Mergoscia/Chiesa parrocchiale dei SS. Carpoforo e Gottardo (731 m) – Benitti – Bedeglia – Redünd – Gresina – quota 626 m – Liano (571 m) – Corippo (566 m) – quota 508 m – Campiòi – Oviga di Fuori (546 m) – Oviga – Lavertezzo/Ponte dei Salti (542 m) – Lavertezzo/parcheggio La Monda
Il sentiero è semplice e sempre ben segnalato. Il dislivello in salita si attesta a 723 metri spalmati su un itinerario di 13.2km. La salita più impegnativa la si affronta ad inizio gita ed è quella che dal Lago di Vogorno, dopo aver attraversato la diga, porta a Mergoscia, il paese più elevato sul percorso, tuttavia il punto più alto dell’escursione, a ca. quota 870m, lo si tocca dopo un’ulteriore chilometro di marcia. Dopodiché la traversata continua a saliscendi verso il caratteristico villaggio di Corippo e la super turistica località di Lavertezzo.
Visto che sul sentiero c’è poco da dire, vi segnaliamo quelli che a nostro avviso sono i “punti clou” che si incontrano cammin facendo:
- il Lago di Vogorno ovviamente e la diga di “James Bond” che con i suoi 220m di altezza è la seconda più alta del Ticino, dopo quella di Luzzone;
- i rustici in pietra di Mergoscia e la magnifica vista che da lì spazia su ben due laghi, quello di Vogorno e il Lago Maggiore;
- Corippo con i suoi antichi mulini e le casette in sasso costruite una accanto all’altra, a formare vicoli dove gironzolare a caccia dell’angolazione migliore per la foto perfetta.
Prima di entrare a far parte nel 2020 del Comune di Verzasca, era il villaggio più piccino della valle e con i suoi 13 abitanti era anche il centro abitato più piccolo del Canton Ticino.
È semplicemente stupendo, un presepe…con le palme.
Da Corippo inoltre parte il sentiero che porta in alto verso il bellissimo Monte del Corgell; - da Corippo a Lavertezzo il Sentiero Verzasca risale la valle costeggiando il fiume, questo tratto è un susseguirsi di pozze d’acqua verde smeraldo, circondate da pietre levigate sulle quali sedersi a contemplare il paesaggio;
- Lavertezzo e tutto quel che gli sta attorno: in primis il Ponte dei Salti, la Chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli, il fiume e le pozze d’acqua cristallina che in questo punto sono piuttosto ampie e formano delle piscine naturali di indescrivibile bellezza;
- in primavera un altro grande protagonista della valle è il VERDE, ammirando il fiume e la rigogliosa vegetazione che lo circonda, si può realmente osservare un dipinto dalle “50 sfumature di verde”.
Questo è quanto. Come volevasi dimostrare la Val Verzasca c’è piaciuta tantissimo e nonostante l’avessimo già vista più e più volte, non ha deluso le aspettative.
Suggerimenti finali sulla logistica dell’impresa:
La Val Verzasca, ormai l’avrete capito, è una meta super turistica, di conseguenza vi consigliamo di fare questa escursione esattamente come descritta, evitando se possibile i fine settimana e soprattutto i mesi estivi.
Noi abbiamo parcheggiato a Lavertezzo in località “La Monda”, lì acquistando la parkingcard da CHF 10.00 è possibile lasciare l’auto per l’intera giornata, in molti altri posteggi della valle invece la sosta è limitata a max. 3 ore o anche meno.
Da Lavertezzo abbiamo poi preso l’autopostale delle 9:18 fino alla Diga di Vogorno.
Queste due semplici mosse portano almeno tre vantaggi.
Il primo è che se alla mattina arrivate con un po’ d’anticipo a Lavertezzo, avrete il tempo di ammirare il ponte e il fiume senza fare a gomitate con una folla di persone.
Il secondo è che se prendete il bus la mattina in direzione della diga, lo troverete probabilmente vuoto. Infatti di mattina i turisti entrano in valle, mica escono. Su quello preso da noi non c’era quasi nessuno.
Il terzo vantaggio è che avrete tutto il tempo di fare questa bellissima traversata senza mettervi fretta per la paura di perdere il bus, tra l’altro senza garanzia di riuscire a salirvi.
Noi al pomeriggio a Lavertezzo abbiamo visto una marea di persone che aspettavano alla fermata e all’orario della corsa, per raccattare tutti, sono arrivati non uno, non due, non tre, non quattro, non cinque…ma ben sei bus! E per fortuna si trattava di un giovedì feriale di maggio…in luglio e agosto cosa succede? Non vogliamo saperlo.
(scritto da: Ale)