Data: | 21 agosto 2011 |
Partenza: | Svizzera, Vallese, Val d’Avviniers, Val de Moiry, Barrage de Moiry |
Difficoltà: | T3 |
Dislivello: | 1126 m |
Lunghezza: | 12.8 km |
Tempi (soste comprese): | 3h 10min. (salita) + 2h 20min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Secondo giorno, seconda escursione! Tempo stupendo nonostante la foschia piuttosto densa già di primo mattino.
Stavolta andiamo in Val de Moiry, una laterale della Val d’Anniviers (accesso da Sierre), per salire al nostro primo tremila del 2011 e più precisamente al Sasseneire 3’253.5 m.
Così in alto senza dover utilizzare ramponi e imbraghi non ci siamo mai stati, la vetta del Sasseneire dovrebbe infatti essere raggiungibile con semplici difficoltà escursionistiche.
Lasciamo Saillon verso le 8.00 (in fondo siamo in vacanza…perché stressarci!?) e dopo circa un’ora di trasferta arriviamo al parcheggio di fianco alla diga al Lac de Moiry. Scesa dalla macchina vado in perlustrazione alla ricerca di cartelli che impongano il pagamento ma anche stavolta non trovo niente…è gratis…miracolo!
Senza pensieri partiamo quindi alla volta del Sasseneire, l’escursione inizia con l’attraversamento della corona, dovremo infatti andare a risalire i pascoli dell’Alpage de Torrent che si trovano nel versante orografico sinistro della Val de Moiry. La giornata è fantastica e per ora non gira manco una nuvola, però sono solo le 9.00, siamo a 2’250 m.s.m. e si muore già dal caldo! La canicola si fa proprio sentire!
Ecco il nostro percorso nel dettaglio:
Parcheggio alla diga del Lac de Moiry (2250 m) – quota 2400 – Alpage de Torrent (2481 m) – quota 2667 m – Lac des Autannes (2686 m) – Col de Torrent (2916 m) – quota 3139 m – Sasseneire (3254 m)
Arrivare al Col de Torrent è un gioco da ragazzi, il sentiero è davvero easy (T2).
Durante la salita al passo attraversiamo pascoli stracolmi di genziane viola, sono le Genzianelle campestri e hanno solamente quattro petali. In Ticino non ne ho mai viste così tante tutte insieme, praticamente ve ne sono ovunque ed iniziano a sparire solo nei dintorni del Col de Torrent.
Per raggiungere il colle si passa accanto al bel Lac des Autannes, noi poco prima di arrivare al lago inciampiamo per caso in un “tappeto” di Stelle alpine o Edelweiss (Leontopodium alpinum)! Yeaaaah è da anni che le cerco, finalmente le ho trovate! Quasi quasi non le vedevo nemmeno, stavo tirando dritto a testa alta e m’è caduto l’occhio per caso! Ne vedo una, due, tre, ancora e poi ancora…belle bellissime! Pausa foto obbligatoria e poi ripartiamo, nel frattempo son passati via dei signori che sicuramente si saranno domandati cosa ci facevamo svaccati lì in mezzo al prato?! 🙂
Qualche minuto più tardi giungiamo al lago e ci concediamo un’altra pausetta, meglio reintegrare i liquidi visto il gran caldo. La successiva salita al Col de Torrent è piuttosto ripida ma il sentiero sale a risvolti permettendoci ogni tanto di riprendere fiato.
Arriviamo al passo dove c’è un gran via vai di persone, molti salgono dall’altro versante (Evolène, Val d’Hérens) altri da Moiry come noi, però non vediamo proseguire nessuno in direzione del Sasseneire…che vorrà dire?
Dal Col de Torrent il panorama è notevole ma ci rendiamo conto che purtroppo oggi la foschia non ci permetterà di osservare molto, è davvero densa e fatichiamo a vedere anche le montagne più vicine!
Dopo un’ulteriore pausa di 20 minuti riprendiamo la salita dal passo in direzione della vetta, ormai mancano solo 350m circa.
Il terreno quassù si è fatto grigio-nero ed è formato da sassolini e sabbietta, mi ricorda molto quello dello Scopi. Per imboccare la traccia tra gli sfaciumi che conduce alla vetta dobbiamo abbassarci dal Col de Torrent di qualche metro nel versante della Val d’Hérens. Il sentiero non è più marcato in modo ufficiale ma la scia è evidente e qua e là si scorgono degli ometti di pietra. Inizialmente la traccia taglia il pendio a mezza costa e va avanti semi-pianeggiante fino al punto di svolta dove cominciamo a salire su terreno molto molto ripido fino ad arrivare sulla cresta che seguiremo poi senza intoppi fin quasi alla vetta.
Infatti a pochi metri dalla cima bisogna superare l’unica piccola difficoltà dell’escursione, tra il panettone roccioso che regge la croce di vetta e la cresta dalla quale arriviamo c’è un intaglio da passare, bisogna scendere tra le pietre fare un saltino e zompare dall’altra parte (basta allungare la gamba…niente salti in lungo da record)!
Il passaggio non è dei più entusiasmanti per chi soffre di vertigini come la sottoscritta ma è comunque fattibile.
Dopo un’ora dalla partenza dal Col de Torrent raggiungiamo finalmente la bellissima sommità del Sasseneire e la sua grande croce di legno. Arriviamo in cima insieme ad un altro escursionista che gentilmente ci scatta una foto di vetta, grazie! Il panorama è fantastico ma purtroppo è guastato dalla foschia, insomma si vede ma non si vede…di certo le foto non saranno un granché!
Ci impegniamo comunque con il reportage e poi scendiamo per lasciare posto agli altri numerosi escursionisti che stanno arrivando in cima, lo spazio a disposizione non è molto. Meglio scendere e trovare un posto più tranquillo per il pic-nic.
Ripartiamo, saltino subito e poi giù per la cresta…si muore dal caldo anche oltre i 3000m e non tira un filo d’aria! Panini in cresta e poi giù di nuovo fino al Col de Torrent per la stessa via utilizzata nella salita. Arrivati al passo facciamo un insolito incontro con un gruppo di persone che stan portando a spasso dei pelosissimi yak…che siamo in Himalaya? Povere bestie devono avere un gran caldo, hanno la lingua a penzoloni ma una volta arrivati al Lac de Autannes pensan bene di farsi un tuffo! Lasciamo gli yak al lago e torniamo alla nostra auto seguendo a ritroso la via di salita. Poco prima di arrivare a destinazione ci godiamo lo spettacolo offertoci dalle bellissime acque turchesi del Lac de Moiry che mi ricorda subito il Peyto Lake in Canada. Che spettacolo!
Tolti gli scarponi ci rendiamo conto di esserci portati giù un po’di polvere del Sasseneire, le nostre gambe infatti sono B&W…fortunatamente le piscine termali a Saillon les Bains ci stanno aspettando!!!
La gita è stata molto bella anche se la foschia come già accennato ci ha dato parecchio fastidio, però abbiamo visto le stelle alpine e gli yak quindi siamo super contenti!
(scritto da: Ale)