Rif. Alp di Campel Bass (1’720 m) + Rif. Alp di Campel Alt (2’015 m)

Data: 23 luglio 2017
Partenza: Svizzera, Grigioni, Valle Mesolcina, Lostallo, Alp de Montogn
Difficoltà: T3
Dislivello: 866 m
Lunghezza: 7 km
Tempi (soste comprese): 1h 30min. (Rif. Alp di Campel Bass) + 1h (Rif. Alp di Campel Alt) + 1h 50min. (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

A causa di impegni vari siamo rimasti fermi un altro mese, l’ultima gita risale infatti al 24 giugno scorso e oggi abbiamo decisamente voglia di camminare ben sapendo di essere un po’fuori forma! Meglio non esagerare con chilometri e dislivello.
Il week-end in fatto di tempo non promette proprio benissimo, quindi evitiamo le cime e ci buttiamo sulle capanne.
Decidiamo così di salire in Val de Montogn e Val de Campel in Mesolcina (GR) per visitare i due rifugi presso l’Alp di Campel Bass e Alp di Campel Alt.
Il punto di partenza dell’escursione è l’Alp de Montogn, situata al termine della strada di montagna che sale da Lostallo-Cabbiolo.
Sebbene non vi siano barriere e nessun pedaggio da pagare, per transitarvi è necessario telefonare alla Cancelleria del Comune di Lostallo e richiedere un permesso, bisogna comunicare i propri dati personali, targa e genere del veicolo. In pochi minuti via e-mail ci è stato spedito il foglio da stampare e mettere sul parabrezza della nostra auto.
La strada è stretta, lunga circa 15 chilometri e asfaltata solo in parte ma comunque in buone condizioni, di recente sono stati effettuati dei lavori di manutenzione e alcuni tratti di sterrato sono stati asfaltati. Per percorrerla fino in cima sono necessari circa 45 minuti. Arrivati in fondo vi sono numerosi parcheggi.
Il sentiero che conduce in Val de Campel è segnalato in bianco-rosso-bianco anche se a dire il vero le marche sono quasi del tutto scomparse, resta comunque visibile e facilmente percorribile (T3).

Questo il nostro itinerario effettuato sia all’andata che al ritorno:

Alp de Montogn – quota 1254m – ponte sul riale La Montogna – Val de Campel – Rifugio Alp di Campel Bass (1720 m) – Rifugio Alp di Campel Alt – Passo di Campel Alt (2044 m)

Lasciata l’Alp de Montogn entriamo subito nel bosco, il sentiero nel primo tratto ci fa scendere di una cinquantina di metri per attraversare su un ponticello di legno scivolosissimo il riale La Montogna, dopodiché inizia la salita nella Val de Campel che si rivelerà bella ripida fino al raggiungimento del Rifugio Alp di Campel Alt.
A giudicare dalla gran quantità di muschio che ricopre il sottobosco è evidente che la zona è parecchio umida, ideale per la crescita dei funghi…peccato che questa sia un’area di conservazione e la loro raccolta è sempre vietata.
Attorno ai 1’600 metri di quota incontriamo un signore che sta tagliando l’erba, è partito dal rifugio in alto e sta pulendo tutto il sentiero a scendere…GRAZIE! Proseguiamo dopo aver scambiato qualche parola e in breve raggiungiamo il Rifugio Alp di Campel Bass a quota 1’720m.
Con sorpresa ci troviamo di fronte una bellissima nuova costruzione di legno nella quale entriamo a dare un’occhiata, leggendo il libro del rifugio si intuisce che dev’essere stato rifatto da volontari nel 2015. Un vero gioiellino che è andato a sostituire la vecchia struttura di pietra!
Dopo 15 minuti di pausa riprendiamo la salita, gli ultimi 300 metri sono ancor più ripidi e a causa della pioggia caduta nella notte dobbiamo fare i conti con erba e sassi bagnati e super scivolosi.
Dopo due ore e mezza arriviamo al Rifugio Alp di Campel Alt situato a pochi passi dall’omonimo valico che non manchiamo di raggiungere per dare una sbirciatina dall’alto sulla confinante Val de la Forcola, la valle di Soazza che ben conosciamo. Al Pass di Campel Alt è ancora visibile parte del vecchio muro in sasso costruito ai tempi per non lasciar sconfinare le bestie dal territorio di Lostallo a quello di Soazza e viceversa.
Anche questo secondo rifugio, ristrutturato nel 2002, è molto bello con un grande camino, fornello a gas, un tavolone e addirittura un letto matrimoniale! Le strutture sono usate principalmente dai cacciatori durante la stagione venatoria e non contano molte visite da parte di forestieri. La zona è selvaggia e poco frequentata, come piace a noi!
Dopo un’oretta di pausa ci mettiamo nuovamente in marcia, scendiamo seguendo lo stesso sentiero di salita che a differenza della mattina, troviamo tutto pulito grazie al lavoro svolto dal signore con il “zeky-boy”!
Bella gita alla scoperta di una valle selvaggia!

(scritto da: Ale)

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