Pizzo Valgrande (2’529 m)

Data: 13 settembre 2019
Partenza: Italia, Piemonte, Provincia Verbano-Cusio-Ossola, San Domenico, Ponte Campo
Difficoltà: T3
Dislivello: 1322 m
Lunghezza: 14.5 km
Tempi (soste comprese): 3h 40min. (salita) + 3h (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Approfittando di una seconda giornata di tempo stupendo, saliremo al Pizzo Valgrande in Val Cairasca compiendo un bel giro ad anello.
Da Varzo prendiamo dunque la strada che porta prima a San Domenico, la principale località turistica della valle, e proseguiamo oltre di alcuni chilometri fino alla piccola frazione di Ponte Campo dove lasciamo l’auto nell’unico parcheggio disponibile (tariffa 3€/giorno). 

Questo il nostro itinerario ad anello: 

Ponte Campo (1319 m) – quota 1469 m – Alpe Vallè – Passo del Croso (2360 m) – laghetto senza nome – Pizzo Valgrande (2529 m) – Lago d’Avino (2234 m) – quota 1957 m – Marmitte dei Giganti – Cianciavero (1753 m) – Cappella del Groppallo (1723 m) – Case Percoi (1504 m) – Ponte Campo (1319 m)

Da Ponte Campo all’Alpe Vallè tutto easy, dobbiamo seguire la stradina forestale, in realtà è un tratto un po’noioso ma essendoci il bosco possiamo almeno godere dell’ombra offerta dai larici, la giornata infatti è già molto calda. Lungo la strada, un po’prima di arrivare all’alpeggio vero e proprio, troviamo una palina con cartelli indicatori e qui abbandoniamo la sterrata per proseguire su sentiero in direzione del Passo del Croso. I 600 metri di salita che siamo costretti ad affrontare poco dopo ci fanno penare parecchio, il pendio è davvero molto ripido e già abbiamo nelle gambe la gita di ieri, se ci mettiamo pure lo scarso allenamento dell’estate…beh che faticaccia!
Superato un primo tratto tra felci, fitti cespugli e su terreno umido e scivoloso, sbuchiamo al sole. Sopra le nostre teste troneggia la parete est del Pizzo Valgrande che visto da qui, tutto roccia e strapiombo, sembra irraggiungibile…ce la faranno i nostri eroi?!? Con le ginocchia al posto delle tonsille arriviamo dopo 3 ore di marcia al Passo del Croso dove finalmente possiamo riprendere fiato. Segue infatti una piacevole pascolata su terreno semi pianeggiante fino al piccolo laghetto senza nome situato ai piedi del Pizzo Valgrande. Il paesaggio circostante è magnifico e se già ieri eravamo vicini al Monte Leone oggi possiamo praticamente toccarlo con mano. Le acque del laghetto regalano bellissime immagini riflesse di questa grande montagna, che non possiamo ignorare! Dopo esserci dilungati con il reportage fotografico proseguiamo per la cima, manca poco e senza difficoltà in una decina di minuti siamo al gendarme di pietra. Ci sono volute ben 3 ore e 40 minuti di fatica ma possiamo dire senza esitazioni che sono valse lo sforzo! Veniamo premiati con un panorama grandioso sia sul Leone e il Lago d’Avino che sulle montagne che fanno da cornice all’Alpe Veglia. Da paura il baratro di oltre 1000 metri che dà su Ponte Campo e la Val Cairasca! In vetta non siamo soli…no no…delle simpatiche capre ci accolgono senza timore e una volta capito che siamo tutti sudati e appiccicaticci diventano pure sfacciate e iniziano a leccarci come se fossimo dei grandi chupa chups di sali minerali! Caprette invadenti! Dopo 20 minuti decidiamo di scendere a fare pic nic in un luogo più tranquillo e meno “affollato”! Pranziamo accanto a una cappella situata sopra il Lago d’Avino e poi scendiamo per attraversarne la diga e prendere il sentiero sul lato opposto che a continui zig-zag porta a quota 1957m. Prima di arrivare a Cianciavero costeggiamo il torrente e osserviamo le “Marmitte dei Giganti” create dall’erosione dell’acqua. A Cianciavero troviamo delle baite ma non la birra che sognavamo…il posto comunque è molto bello e altrettanto si può dire della piana di fronte a noi che ospita la famosa Alpe Veglia. Per scendere infine a Ponte Campo ci tocca camminare ancora un’oretta, principalmente sulla ripida e stretta (affacciata su un precipizio) mulattiera/forestale (da paura!) che collega le due località. L’idea di percorrerla domani con una E-MTB a noleggio sfuma cammin facendo, ci rendiamo conto che sarebbe una cosa da pazzi suicidi! Lasciamo stare che è meglio…possiamo trovare modi migliori per farci male!
Dopo 3 ore di cammino chiudiamo questo giro ad anello di 16km, stanchi ma super felici della bellissima escursione. 

INFO:
Non centra nulla con l’escursione ma ci tengo a segnalare che a Varzo abbiamo dormito presso il B&B Chalet Il Picchio, una struttura di recente costruzione tuuuuutta di legno. Ci siamo trovati benissimo, posizione super comoda per girare la zona, proprietaria gentilissima, ottima colazione, rapporto qualità prezzo davvero buono. Lo consiglio a tutti.  

(scritto da: Ale)

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