Pizzo dell’Uomo (2’585 m)

Data: 9 febbraio 2020
Partenza: Svizzera, Ticino, Valle di Blenio, Valle Santa Maria, Passo del Lucomagno
Difficoltà: WT3
Dislivello: 692 m
Lunghezza: 5.9 km
Tempi (soste comprese): 1h 40min. (salita) + 1h (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Alla luce di previsioni meteo poco incoraggianti, avevamo deciso di dedicare l’intero week-end al dolce far niente ma poi sabato riguardando il sito di Meteo Svizzera notiamo che la previsione per domenica è cambiata promettendo sole soprattutto al nord del Ticino.
Dopo l’ultima racchettata al Valser Horn, con poca e schifosissima neve, ci eravamo promessi di non toccare più le racchette ma negli scorsi giorni una leggera nevicata dev’essere scesa a imbiancare le cime nelle alte valli del Cantone, così decidiamo di raggiungere l’Anticima Nord del Pizzo dell’Uomo sopra il Passo del Lucomagno.
Partiamo da casa sul tardi e solo alle 10:40 iniziamo la nostra escursione.

Itinerario:

Passo del Lucomagno (1917 m) – baracca militare quota 1923 m – quota 2240 m – Costa del Scai –  Pizzo dell’Uomo Anticima Nord (2585 m) – Alpe Croce (1931 m) – Passo del Lucomagno (1917 m)

Per raggiungere la meta odierna dovremo faticare poco, il dislivello da superare è infatti di soli 700 metri e anche lo sviluppo in chilometri è piuttosto contenuto.
Dal parcheggio dell’ospizio (attualmente chiuso) sul Passo del Lucomagno passiamo accanto alla chiesetta e proseguiamo in direzione di una baracca militare, a terra vi sono già delle tracce e il percorso appare evidente. Dalla baracca a quota 1’923m pieghiamo a sinistra con decisione e iniziamo a risalire il pendio passando accanto a un’antenna per misurazioni meteo. Il panorama che si apre sul Lago di Santa Maria è a dir poco stupendo! Osserviamo anche il vicino Piz Rondadura e notiamo decine e decine di omini in movimento, sono gli sci-escursionisti diretti alla cima. Dopo un piacevole tratto in falsopiano sulla Costa del Scai arriviamo alla base della vetta, rimangono da superare gli ultimi ripidi 100 metri di dislivello. Grazie alle rigide temperature la neve s’è mantenuta ghiacciata e i ramponcini delle racchette hanno una buona presa, saliamo dunque agevolmente seguendo le tracce di chi ci ha preceduti e in una decina di minuti raggiungiamo l’Anticima Nord dell’Pizzo dell’Uomo e il suo piccolo gendarme di pietre.
Abbiamo due buoni motivi per essere felici oggi: il primo è quello di aver scoperto una nuova interessante e panoramica destinazione invernale, la seconda è quella di non aver sprecato la giornata stando a casa sul divano! Vittoria!
Nonostante delle velature che si muovono ad effetto fisarmonica la vista dalla cima è stupenda.
Il panorama si apre sulla vicina Val Termine che sembra ricoperta da un soffice strato di panna montata! In lontananza scorgiamo il Lago Ritom in Val Piora, sotto di noi la strada del Lucomagno, lo Scopi e ovviamente il Lago di Santa Maria incorniciato sullo sfondo dal massiccio del Tödi. Purtroppo tira un’arietta gelida che ci obbliga a scendere dopo pochi minuti di permanenza.
Per tornare al Passo del Lucomagno seguiamo la via utilizzata dagli sciatori e dalla Costa del Scai pieghiamo a destra (est) scendendo anche noi in direttissima verso l’Alpe Croce. Contro ogni aspettativa, la discesa si rivela molto divertente grazie ai pochi centimetri di neve fresca e polverosa arrivati negli scorsi giorni. Ad un certo punto dobbiamo per forza transitare da un canalone, è davvero molto ripido ma per fortuna le racchette tengono, in caso di neve ghiacciata non so se la discesa da questa via sarebbe altrettanto semplice…onde evitare spiacevoli sorprese consiglio a chi ci legge di tornare al Lucomagno per la stessa via di salita, facile e sicura.
Grazie a qualche divertente scivolata sul sedere arriviamo velocemente alle stalle dell’Alpe Croce e da lì in una decina di minuti siamo di ritorno al parcheggio.
Bellissima cima panoramica, torneremo di certo! La gita è fattibile anche in mezza giornata.

(scritto da: Ale)

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