Data: | 10 gennaio 2021 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Valle Leventina, Faido, Tengia, Sursell |
Difficoltà: | WT3 |
Dislivello: | 993 m |
Lunghezza: | 8.2 km |
Tempi (soste comprese): | 1h 40min. (Alpe Nara) + 1h (Pizzo di Nara) + 1h 20min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Finalmente è prevista una domenica di tempo splendido così possiamo dare inizio al nostro 2021 escursionistico! Di certo girerà un sacco di gente…ma noi siamo selvatici e con il covid in circolazione preferiremmo stare per i fattacci nostri!
Scegliamo quindi di evitare i soliti posti (che sono bellissimi ma sempre affollati): Val Bedretto, Föisc, Dötra, Gorda, Monte Bar, Passo del Sole, Passo del S. Bernardino, eccetera.
Già ma dove andare per non trovare nessuno e soprattutto svolgere una gita in sicurezza?
Cartina alla mano e “googlando” (voce del verbo googlare che esiste per davvero ed è riportato nel vocabolario Treccani) a manetta ci viene l’idea del Nara…e qui voi penserete “già ma al Nara ci sono gli impianti”…vero, ma noi intendiamo salire al Pizzo di Nara dalla Leventina anziché dalla Val di Blenio.
Dopo aver scartato l’idea di partire da Molare, per paura di non riuscire ad attraversare la valle del Ri di Stou in località Fornace, decidiamo di salire da Tengia che ha come unico handicap, una disponibilità super limitata di posteggi. Però si può raggiungere questa località anche con l’autopostale oppure, se pensate di andarci in banda, datevi al car pooling evitando di recarvi sul posto in 10 con 10 auto! Noi, nonostante la strada innevata, riusciamo a salire con il 4×4 fino a Sursell dove troviamo un ultimo buco per parcheggiare (qui i posti disponibili si contano sulle dita di una mano).
Ecco qui il nostro itinerario seguito sia all’andata che al ritorno:
Sursell (1227 m) – quota 1286 m – Audesc (1553 m) – quota 1558 m – Prodör – Alpe Nara (1927 m) – Bassa di Nara (2122 m) – Pizzo di Nara (2231 m)
Partenza alle 9:00 con -9 gradi, il sole non è ancora arrivato e si pela dal freddo!
Poco dopo esserci lasciati alle spalle il nucleo di rustici di Sursell/Soresello, imbocchiamo il sentiero segnalato sulla destra per Audesc/Aldescio. A terra vi sono già un sacco di tracce e inoltrandoci nel bosco la via appare più che evidente. La salita non è mai ripida e dopo 50 minuti usciamo dagli alberi e ci troviamo di fronte ai rustici di Aldescio, al centro di questo piccolo nucleo sorge una chiesetta in miniatura dedicata a S. Antonio. Finalmente veniamo raggiunti anche dai raggi del sole, la giornata è splendida e carichi di energia positiva riprendiamo a salire nella pineta di Prodör. A terra vi sono sempre delle tracce così non perdiamo tempo nell’individuare il giusto percorso, Mauro come di consueto ha inserito le diverse coordinate sul suo GPS ma oggi non è necessario farvi capo e aggiungerei per fortuna, perché la neve è davvero tanta e mega polverosa, se dovessimo batterla ho il dubbio che non saremmo in grado di andare molto lontani!
La vegetazione scompare a pochi passi dall’Alpe Nara e in breve arriviamo di fronte ai suoi tre stabili. La zona è stupenda e sopra i pascoli innevati svetta la piramide perfetta del Poncione di Nara, coperto dai ripari valangari posati a protezione del versante leventinese.
Da qui inoltre non vi è più alcun ostacolo visivo tra noi e la nostra meta odierna, sullo sfondo vediamo infatti alzarsi il Pizzo di Nara.
Dopo una breve pausa riprendiamo a salire in direzione della Bassa di Nara, valico che mette in comunicazione la Leventina con la Val di Blenio.
Raggiunto il passo sbuchiamo di fronte allo skilift e alle piste di Nara 2000, che inaspettatamente sembrano poco frequentate. Poco importa, ci lasciamo subito gli impianti alle spalle e affrontiamo gli ultimi 109 metri di salita che ci consentono di raggiungere il Pizzo di Nara.
Evvivaaaa dopo quasi un mese di fermo possiamo di nuovo gongolare in vetta!
La giornata è magnifica e altrettanto si può dire della vista che spazia sulle valli di Blenio e Leventina, nonché sui vicinissimi Motto Crostel, Poncione di Nara e Pizzo Molare.
Con questa gita abbiamo raggiunto il duplice obiettivo di non incontrare praticamente nessuno e scoprire una nuova interessante meta invernale. In realtà sul Pizzo di Nara ci eravamo già stati, ma senza le racchette ai piedi (vedi relazione), e si sa, la neve rende tutto più magico.
Dopo una breve pausa pic-nic con temperature antartiche, abbassiamo l’alzatacco delle racchette e iniziamo la discesa. Il tratto più divertente è quello dal Pizzo di Nara all’Alpe Nara dove il connubio tra giuste pendenze e neve super polverosa rende la discesa un vero spasso.
Rientrati in pineta scendiamo seguendo le tracce e tagliando dove possibile.
Ottanta minuti più tardi siamo di nuovo alla macchina dove questa prima gita del 2021 si conclude con nostra piena soddisfazione.
Il percorso non presenta grosse difficoltà, direi che fino all’Alpe di Nara la si può considerare una facile escursione accessibile a tutti (WT2), il proseguimento verso la Bassa di Nara e il Pizzo di Nara presenta dei tratti un pochino più ripidi, in particolare nella parte finale di accesso al valico e la seguente salita alla cima (WT3). Segnalo infine che potrebbe essere un po’complicato individuare il sentiero nella pineta, qualora non vi fosse ancora passato nessuno.
(scritto da: Ale)