ai piedi del Pizzo Leone (1’659 m)

Data: 13 marzo 2010
Partenza: Svizzera, Ticino, Locarnese, Brissago, Alba Nova – Beredo
Difficoltà: WT2
Dislivello: 704 m
Lunghezza: 8 km
Tempi (soste comprese): 2h 30min. (salita) + 1h 20min. (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Un’altra bella giornata…un’altra bella racchettata! Non nascondo che inizio ad esser stufa della neve ma ormai…
La meteo per l’intero week-end è super e l’idea iniziale è quella di trascorrere il fine settimana in montagna con pernottamento al Rifugio Al Legn. Il panorama notturno da lassù dev’essere incredibile! I piani alla fine son cambiati, la zona è stata circa la stessa ma niente nottata in capanna vista la forte foschia di sabato abbiamo ritenuto che non ne valesse la pena. Il fegato ha iniziato a rodermi quando domenica mattina ho visto che di foschia non ce n’era più nemmeno l’ombra! Evviva!

Abbandonato il piano iniziale decidiamo di raggiungere il Pizzo Leone e questa volta partiamo dai monti di Alba Nova (monti che si raggiungono salendo da Brissago), il sentiero largo e ben curato che seguiamo è inizialmente privo di neve e anche se in seguito ne incontriamo in abbondanti quantità riusciamo ad arrivare all’Alpe di Naccio senza indossare le racchette. Con il senno di poi devo ammettere che il traverso che va da quota 1316m fino all’Alpe di Naccio non è il massimo di questi periodi. La pendenza è forte e la neve con queste temperature diventa subito pesante, si corre quindi il rischio di scivolare e farsi maluccio specialmente nel pomeriggio! In inverno ritengo che la salita dall’altro sentiero con partenza da Purèra o Pozzuolo (non so fin dove si può arrivare con l’auto) è più sicura (sentiero seguito in data 22.12.2006). Arrivati all’Alpe di Naccio ci fermiamo per una piccola pausa, ammiriamo il panorama che purtroppo è compromesso dalla foschia e dopo aver indossato le racchette ripartiamo in direttisima seguendo la cresta verso la croce quotata 1499m. La salita è piuttosto ripida ma dura poco. Arrivati alla croce iniziamo a scorgere il Gridone. Sappiamo che manca poco, il Pizzo Leone è appena là dietro! Riprendiamo la salita e una decina di minuti più tardi siamo sulla pianeggiante costa di Urione, da qui vediamo bene la vicina piramide del Pizzo Leone e sulla sinistra anche il Gridone. Pausa foto, perché a terra notiamo tantissimi cristalli di neve che si sono formati a causa del vento e meritano un po’di attenzione. In lontananza si alza il bellissimo Pizzo Vogorno. Ogni volta che ci capita davanti il pensiero è sempre lo stesso “dobbiamo andarci, quest’anno lo facciamo!” Speriamo sia davvero così! Vabbé per farla breve…avanziamo ancora un po’ e dopo aver fatto slalom in mezzo a profonde buche nella neve decidiamo di fare dietro-front onde evitare qualche brutta caduta! Sotto la neve c’è una “ganna” e tra le pietre si nascondo grossi buchi. Alcuni li vediamo ma tanti altri son coperti e non vorremmo caderci dentro per sbaglio! Qualcuno salito prima di noi potrebbe aver avuto questa sfortuna visto che in alcuni crateri sembra c’abbia nuotato dentro un elefante! Noi no grazie…ne facciamo a meno! Scattate le doverose foto alle cime circostanti torniamo sui nostri passi e scendiamo alla croce per la pausa pranzo con vista panoramica sul Lago Maggiore. Rientro all’auto per la stessa via di salita.
Nonostante la vetta mancata la gita è stata bellissima con panorama eccezionale sulla regione del Lago Maggiore e sul magnifico Pizzo di Vogorno, peccato per la foschia!

Questo è stato il nostro itinerario:

Alba Nova – Beredo (1043 m) – Piani di Fondo – quota 1316 m – Alpe di Naccio (1395 m) – croce a quota 1499 m – Urione quota 1600 m

(scritto da: Ale)