Data: | 10 agosto 2011 |
Partenza: | Italia, Lombardia, Valle San Giacomo, Passo dello Spluga, Lago di Monte Spluga |
Difficoltà: | T3 |
Dislivello: | 889 m |
Lunghezza: | 9.8 km |
Tempi (soste comprese): | 1h 15min. (Lago di Emet) + 1h 55min. (Piz Spadolazzo) + 1h (Lago Nero) + 1h (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Stavolta decidiamo di sconfinare nella vicina Italia, più precisamente in Valle San Giacomo (Valchiavenna) per salire al Piz Spadolazzo, una bella cima panoramica che sovrasta l’abitato ed il Lago di Monte Spluga.
Visto che la meteo nei week-end fa sempre pietà, sacrifichiamo un giorno di vacanza per andarci in settimana! La giornata inizia un po’a “but e scarpusc”, partiamo da casa alle 7.45 ma giunti in zona S. Vittore mi viene in mente che ooooops…ho dimenticato la carta d’identità (non sia mai che ci fermino in dogana sul passo, perché ci sarà pure una dogana dovendo passare il confine di Stato no?!)!
A Roveredo dunque giriamo l’auto e torniamo a casa, tempo perso nell’operazione 30 minuti…e per fortuna che me ne son ricordata a S. Vittore e non a S. Bernardino sennò erano c…i!!!
Dopo circa 1h 20 minuti di trasferta, superato il S. Bernardino e passato il Splügenpass (per la cronaca le dogane c’erano ma sia quella svizzera che quella italiana erano deserte, tutto chiuso…solo marmotte!!!) raggiungiamo la località di Suretta (1’906 m) a margine del Lago di Monte Spluga, luogo di partenza e arrivo di questa escursione.
Le condizioni meteo alla partenza non sono eccezionali come preventivato, un ventaccio gelido e delle sospette nuvole ci tirano un po’giù di morale senza contare che sulle cime della zona è visibile una leggera spolverata bianca, nonostante ciò partiamo speranzosi alla volta dello Spadolazzo!
L’itinerario nel dettaglio è il seguente:
Suretta (1906 m) – quota 2106 m – Lago di Emet (2144 m) – quota 2275 m – Piz Spadolazzo (2722 m) – Pass di Lai Ner (2569 m) – Lago Nero (2312 m) – Lago di Monte Spluga (1900 m) – Suretta (1906 m)
Leggendo le relazioni di chi ci ha preceduti ho intuito che i sentieri nei tratti “Lago di Emet – Piz Spadolazzo” e “Pass di Lai Ner – Lago Nero” non erano marcati alla perfezione e difficili a volte da individuare.
Posso confermare che ora i sentieri sono ben marcati sull’intero circuito da noi effettuato, le marche ufficiali in rosso-bianco-rosso sono frequenti e ben visibili come pure i molti bolli gialli e gli ometti di pietra, pertanto non mi dilungherò nella descrizione dell’itinerario.
La difficoltà è in generale un T3, la cresta del Piz Spadolazzo in direzione del Pass di Lai Ner presenta dei brevi tratti leggermente esposti ma aggirabili sul lato di Monte Spluga come suggerisce del resto la demarcazione del sentiero.
La discesa al Pass di Lai Ner è piuttosto ripida e su pietrisco instabile ma anch’esso sempre ben marcato. La stessa cosa vale anche per il tratto Pass di Lai Ner – Lago Nero, ripido ma ben segnalato. Sbagliarsi diventa quasi una “mission impossible”!
Escursione davvero molto bella e variata, resa forse un po’meno piacevole dal forte vento (che però ha spazzato via tutte le nuvole) e dal freddo. Durante la gita si vedono ben quattro laghi dalle notevoli dimensioni (Lago di Monte Spluga, Lago di Emet, Lai Ghiacciato e Lago Nero) più altri numerosi piccoli laghetti senza nome. Sulle sponde del Lago di Emet si trova pure il Rifugio Bertacchi CAI, noi visto l’affollamento abbiamo preferito girare a largo.
Il panorama dal Piz Spadolazzo infine si può dire che è fantastico, la vista spazia su laghi, valli, paesini e bellissime cime come ad esempio Pizzo Tambo, Pizzo Ferrè, Piz di Pian, Pizzo Quadro, Surettahorn, Piz Timun e altri ancora. Difficile restare delusi, ce n’è davvero per tutti i gusti. Per terminare in bellezza al Lago Nero abbiamo avuto la fortuna di vedere due ermellini molto curiosi, che carini!
Gita super e giornata di vacanza ben spesa! Buona idea quella di sconfinare una volta tanto!
(scritto da: Ale)