Data: | 5 agosto 2017 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Valle di Blenio, Valle Pontirone, Fontana |
Difficoltà: | T3+ |
Dislivello: | 1286 m |
Lunghezza: | 12.3 km |
Tempi (soste comprese): | 3h 45min. (salita) + 1h 15min. (discesa fino al Rifugio) + 1h 30min. (discesa fino a Fontana) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Trovandoci in Val Pontirone per il week-end, decidiamo di sfruttare la giornata di sabato per fare una gita. A 10 anni di distanza torniamo dunque sul Piz Giümela partendo proprio come allora dalla cascina di Fontana.
Questo il nostro itinerario, diretto fino alla cima e con breve deviazione al Rifugio Alpe di Giümela durante il rientro:
Fontana (1347 m) – Biborgh (1301 m) – Prato Dentro (1410 m) – Alpe di Lesgiüna (1480 m) – quota 1550 m – quota 1770 m – Alpe di Giümela – Pass Giümela (2118 m) – Piz Giümela/Piz Red (2445 m) – Pass Giümela (2118 m) – Alpe di Giümela(1862 m) – Rifugio Alpe di Giümela (1807 m) – quota 1770 m – quota 1550 m – Alpe di Lesgiüna (1480 m) – Prato Dentro (1410 m) – Biborgh (1301 m) – Fontana (1347 m)
Il sentiero è facile e ben segnalato in bianco-rosso fino al Pass Giümela (T2), valico che mette in comunicazione la Val Pontirone con la Val Calanca (GR).
All’Alpe di Lesgiüna un cartello informa i passanti su numero e genere di animali caricati, con 162 esemplari la capra nera verzaschese è la regina indiscussa di quest’alpeggio ma al momento del nostro passaggio ne vediamo solo una decina, dove saranno tutte le altre simpatiche caprette? La risposta non si fa attendere a lungo…mentre iniziamo a salire lungo il ripido sentiero che porta all’Alpe di Giümela sentiamo un fragoroso concerto di campanacci provenire dall’alto e dopo qualche istante siamo costretti a farci daparte per lasciar transitare gli animali che insieme al pastore stanno scendendo appunto all’Alpe di Lesgiüna per la mungitura mattutina. Ci tocca star fermi 10-15 minuti ma la cosa non ci disturba affatto, anzi poter osservare da vicino questo “fiume nero” belante è a dir poco affascinante. Certo non si può dire la stessa cosa in merito alla fragranza “Chèvre N° 5” che solletica le nostre narici! Passate le capre, rimasta la puzza, proseguiamo e in pochi minuti raggiungiamo l’Alpe di Giümela.
Il Rifugio Alpe di Giümela si trova un po’ discosto rispetto al sentiero che porta al Passo e per non perdere altro tempo, decidiamo di visitarlo al rientro.
Raggiunto il valico ci fermiamo per una breve pausa. Notiamo subito che la Val Calanca, a differenza della Val Pontirone, è invasa dalla foschia.
Sia per sforzo fisico che per difficoltà i 300 metri di dislivello che seguono sono i più duri dell’escursione (T3+), per raggiungere il Piz Giümela dobbiamo risalire il ripido pendio tra erba e pietre (senza sentiero) fino alla base del cupolone di roccia sommitale, quest’ultimo è già ben visibile anche dal Pass Giümela. Arrivati lassù proseguiamo in traversata nel versante a picco sulla Calanca e il gioco è praticamente fatto, pochi passi ancora su terreno ripido e siamo in vetta! Tutta la Val Pontirone si srotola sotto i nostri occhi, gran bella immagine! Altrettanto affascinante è il vicino Piz di Strega sopra il quale girano minacciosi nuvoloni neri!
La giornata annunciata da Meteo Svizzera come ben soleggiata non lo è affatto, peccato!
Nel gendarme di sasso troviamo una contenitore di plastica con i libri di vetta, purtroppo il coperchio si è rotto e uno dei due quaderni è completamente zuppo d’acqua. Per fortuna l’altro si è salvato e lasciamo un segno del nostro passaggio. A saperlo avremmo portato un contenitore sostitutivo! Dopo un’oretta di pausa iniziamo a scendere, in 75 minuti raggiungiamo il Rifugio Alpe di Giümela dove sostiamo brevemente.
Nel frattempo il sole è tornato a farla da padrone e si muore dal caldo!
Il rientro avviene per lo stesso sentiero della mattina e senza problemi giungiamo a Fontana dove questa bella camminata si conclude con una meritata birretta!
(scritto da: Ale)