Piz de Mucia (2’957 m)

Data: 1 agosto 2017
Partenza: Svizzera, Grigioni, Valle Mesolcina, Passo del San Bernardino, La Smita
Difficoltà: T3+
Dislivello: 960 m
Lunghezza: 9.9 km
Tempi (soste comprese): 3h 10min. (salita) + 2h 40min. (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Per festeggiare la nostra cara Svizzera quale modo migliore se non quello di trascorrere la giornata del 1° agosto tra le montagne? Così dopo anni decidiamo finalmente di tentare la salita alla cima Est del Piz de Mucia situata a cavallo tra Mesolcina e Val Calanca.
A darci fiducia sul buon esito dell’escursione sono le informazioni e le foto pubblicate alcune settimane fa da Marcello sul suo sito www.pumalumin.com.
Il punto di partenza della gita è “La Smita” a quota 2’054m sulla strada del Passo del San Bernardino.

Questo il nostro itinerario ad anello:

La Smita (2054 m) – quota 2111 m – Alp de Mucia (2160 m) – quota 2171 m – quota 2587 m – Piz de Mucia (2957 m) – quota 2587 m – Alp Vigon – I Passit (2172 m ) – quota 2154 m – Alp de Mucia (2160 m) – quota 2111 m – La Smita (2054 m)

La prima ora di cammino è piacevole, attraversiamo in leggera pendenza i pascoli dell’Alp de Mucia  seguendo il bel sentiero segnalato in bianco-rosso che va in direzione di Confin Basso.
Superato il ponte sul riale a quota 2’171m inizia la salita vera e propria, da qui fino alla vetta non troveremo più alcuna marcatura ufficiale ma solo omini di sasso a indicare la retta via.
Per prima cosa bisogna raggiungere la bocchetta senza nome di quota 2’587m situata tra il Piz de Mucia e la Cima del Vigon, per farlo ci alziamo ripidamente nel prato sotto la Cima del Vigon fino a un evidente terrazzo erboso, seguendone poi la naturale conformazione arriviamo senza problemi al valico. Ci concediamo una breve pausa per dissetarci e scrutare la “bogera” che si alza di fronte a noi.
Da qui mancano solo 400 metri di dislivello, i più tosti, tutti su ripida pietraia. Per fortuna gli ometti ci guidano, il terreno di marcia è abbastanza stabile e senza grossi problemi raggiungiamo la base della cima Est. A questo punto rimaniamo impressionati dai grossi blocchi di pietra che ci troviamo davanti e non vedendo più ometti, per qualche strano motivo decidiamo di aggirare “il problema” portandoci nel versante sinistro sotto la cima, così facendo, lo scopriremo a breve, ci complichiamo non poco la vita! Il pendio da questo lato è davvero ripido ed esposto. In un momento di lucidità suggerisco a Mauro che forse sarebbe il caso di tornare indietro e provare per la cresta ma invece continuiamo imperterriti e dopo aver ravanato un po’ tra i sassi riusciamo finalmente ad arrampicarci fino in cresta dove ritroviamo (l’avevo detto) il sentiero che in breve ci porta in vetta!
Mannaggia, avessimo continuato dritti per la cresta non avremmo avuto così tanti problemi!
Ad ogni modo dopo 3 ore e 10 minuti possiamo gustarci il panorama dai 2’957m della cima Est del Piz de Mucia, meraviglioso anche se guastato da una consistente foschia. Molto bella la visione del vicino Zapporthorn al culmine della Val Calanca.
Nel gendarme in sasso troviamo anche la gamella con il libro delle visite che in realtà non conta molti messaggi.
Per quanto vicina, la cima Ovest a 2’968m è per noi irraggiungibile, c’è da arrampicare e il breve tratto è davvero esposto, ci limitiamo quindi a fotografarla.
Mentre facciamo pic-nic arrivano le nuvole, già c’è il vento…senza sole fa freddino.
Il lato positivo è che almeno quassù non si soffre la canicola! Dopo un’oretta di permanenza decidiamo di scendere, stavolta non inventiamo nulla e seguiamo la cresta, un po’esposta vero ma decisamente più scialla del percorso fatto prima! Scendiamo nuovamente per la pietraia seguendo gli ometti fino alla bocchetta di quota 2’587m e per diversificare il percorso andiamo giù lungo un ripido pendio su terreno misto di erba e sassi in direzione dei pascoli dell’Alp Vigon. In zona “I Passit” ritroviamo il sentiero ufficiale e senza ulteriori problemi lo seguiamo fino a tornare a La Smita e alla nostra auto.
Dopo tante capanne finalmente la soddisfazione di aver raggiunto una vetta non proprio banale, bellissima escursione in ambiente alpino.
La difficoltà dell’escursione è in generale un T3, se non contiamo la nostra personale deviazione sotto la vetta (T4-), direi che la salita alla cima Est del Piz de Mucia è classificabile con un T3+ con un ultimissimo tratto in cresta un po’esposto.

(scritto da: Ale)

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