Data: | 31 agosto 2013 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Valle Leventina, Piotta, Giof |
Difficoltà: | T2 |
Dislivello: | 1036 m |
Lunghezza: | 14.3 km |
Tempi (soste comprese): | 1h 10min. (Lago di Ravina) + 1h 50min. (Passo Sassello) + 45min. (Lago di Prato) + 55min. (Rif. Garzonera) + 1h 05min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Tecnicamente c’è poco da dire su questa escursione svoltasi su sentieri ampi e ben segnalati.
Da tempo volevamo vedere i tre Laghi di Ravina, Prato e Valletta in alta Leventina e così ci siamo messi in cammino prefiggendoci di arrivare, oltre che ai laghi e al Rifugio Garzonera, pure al Passo Sassello e forse anche alla cima denominata Piattelli del Piatto.
Raggiunto il già super panoramico Passo Sassello mi sono resa conto che la salita alla cima richiedeva inizialmente l’uso delle mani per superare dei passaggi tra rocce e cengette erbose un po’esposte, così mi sono messa subito l’anima in pace. La mia mano sinistra è stata ricamata ed è fuori uso per tre settimane, quindi meglio non cercar rogne!
Questo è stato il nostro itinerario:
Giof (1464 m) – Alpe Nuova (1502 m) – Alpe di Ravina (1775 m) – Lago di Ravina (1885 m) – (1990 m) – Passo Sassello (2336 m) – Lago di Prato (2055 m) – Lago della Valletta (1976 m) – Rifugio Garzonera (1980 m) – (1798 m) – Pian Taiöi (1668 m) – Giof (1464 m)
Belli i laghetti, peccato che a quello di Ravina di questi periodi il sole non arrivi già più totalmente, interessanti i resti della mulattiera che conduce al panoramico Passo Sassello dal quale la vista si apre verso la Valmaggia più precisamente sulla Lavizzara, ancor più precisamente sulla Val Sambuco della quale abbiamo individuato alcuni laghi in zona del Naret come pure la cima del Cristallina.
Stupendo anche il panorama sulla Leventina e sul vicino Pizzo di Sassello, osservato da così vicino si capisce il perché del suo nome, rocce a non finire!
Dopo aver visitato per la seconda volta il Rifugio Garzonera ci siamo ripromessi di tornarci in inverno per pernottare, ci sembra la capanna ideale per questo genere di avventura visto che zona notte e zona giorno occupano lo stesso locale, sicuramente risulterebbe più facile scaldare l’ambiente con la grande stufa a legna posta al centro della stanza.
(scritto da: Ale)