Data: | 30 gennaio 2011 |
Partenza: | Svizzera, Grigioni, Valle Mesolcina, San Bernardino |
Difficoltà: | WT2 |
Dislivello: | 506 m |
Lunghezza: | 9.1 km |
Tempi (soste comprese): | 2h (salita) + 1h 5min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Avevamo previsto di raggiungere “racchettando” la Camona da Maighels ed il Piz Cavradi dall’Oberalppass. Causa meteo incerta ci siamo convinti a cambiare programma all’ultimo momento e così abbiamo ripiegato sulla più facile e forse meno fantasiosa idea n. 2: Passo del San Bernardino.
Del resto è un’escursione che avevamo in programma già da qualche tempo e quindi meglio tardi che mai e soprattutto meglio che restare a casa a far muffa sul divano!
Alle 9:15 abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio di fronte alla ditta dell’Acqua minerale di S. Bernardino e ci siamo incamminati verso il Passo seguendo il sentiero segnalato che si alza alle spalle degli enormi palazzoni dell’Albarella.
Le racchette sono rimaste sul sacco nei primi 15-20 minuti di cammino, le abbiamo calzate una volta arrivati al bivio di quota 1691m in località “Gareida Sot” (palina con cartelli indicatori), quando abbiamo deciso di prendere a destra per salire dal sentiero piuttosto che dalla strada del Passo. La neve marcia e super schiacciata dai nostri predecessori ci avrebbe consentito di salire anche senza, ma abbiamo preferito scaricarci le spalle dal peso…la schiena e soprattutto le mie cervicali in questo caso hanno apprezzato!
Per farla breve questo è il percorso ad anello che abbiamo effettuato con salita dal sentiero e discesa via strada estiva del Passo:
San Bernardino zona Acuforta (1608 m) – Gareida Sot (1691 m) – Gareida Sora – quota 1903 m – Sass de la Golp – quota 2086 m – Passo del San Bernardino (2065 m) – Laghetto Moesola – discesa via strada del Passo tagliando tra i curvoni – quota 1785 m – Gareida Sot (1691 m) – San Bernardino zona Acuforta (1608 m)
Noi siamo stati sfortunati con la meteo che ci ha riservato una giornata molto nuvolosa e fredda, escludendo forse i primi 10 minuti d’escursione non siamo mai più stati sotto il sole.
Salendo ci siamo imbattuti in quelli che secondo Mauro sembravano dei cespugli di “corallo”, a me ricordavano di più delle incrostazioni di calcare! Di certo qualcosa di insolito e particolare da fotografare in una giornata che per il resto è stata un po’moscia!
Gita comunque bella, breve e facile su sentieri parecchio trafficati e ben visibili, fattibile anche in mezza giornata.
(scritto da: Ale)