Data: | 17 febbraio 2021 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Locarnese, Valle Onsernone, Spruga |
Difficoltà: | WT3 |
Dislivello: | 948 m |
Lunghezza: | 7.2 km |
Tempi (soste comprese): | 2h 30min. (salita) + 1h 10min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Oggi torniamo con le racchette sul Munzelüm, montagna di 2’061m situata in cima alla Valle Onsernone. Il punto di partenza della gita è il piccolo villaggio di Spruga e se riuscite a raggiungerlo senza vomitare, avrete già superato con successo la parte più difficile della giornata! La strada della Valle Onsernone è tutta curve e non adatta a chi soffre il mal d’auto.
Ma torniamo alla racchettata, questo è l’itinerario da seguire:
Spruga (1112 m) – Al Tabíd – Al Piansécc (1422 m) – quota 1495 m – Al Pésced (1778 m) – quota 1945 m – Munzelüm (2061 m)
È un sentiero che conosciamo bene, oltre ad essere già stati sul Munzelüm con le racchette, siamo anche passati da qui lo scorso autunno per andare in Salèi e in altre precedenti occasioni. Sappiamo quindi che il sentiero è comodo e ben segnalato in bianco-rosso, visibile anche nel periodo invernale grazie alle marche dipinte sugli alberi.
Noi oggi arriviamo fino ai monti di Al Piansécc senza racchette, poi superata l’ultima cascina, siamo costretti a metterle. La neve è di pessima qualità, il caldo degli ultimi due giorni l’ha resa bagnata e pesante, un vero schifo. Anche oggi a dirla tutta fa caldissimo e il freddo polare di domenica scorsa sembra già un lontano ricordo.
Dal bivio con cartelli a quota 1’495m andiamo a sinistra e saliamo nel lariceto, come dicevo pocanzi in sentiero è visibile, ma comunque vi sono anche delle tracce a terra che ci aiutano ulteriormente a rimanere sulla retta via.
Dopo 1h 50 minuti arriviamo alla bellissima Alpe Pésced, da qui il panorama si apre verso le cime della Val Vigezzo, a nostro avviso la più affascinante che si può osservare è il Pizzo Ruggia.
Alle spalle dell’alpe si alza la nostra meta odierna, o meglio, la parte più meridionale della cresta che porta in vetta al Munzelüm. Da qui in avanti, mancando la vegetazione ad alto fusto, non si vedono più i segni bianco-rossi del sentiero, ma il percorso da prendere è abbastanza logico.
Cercando di evitare le pendenze maggiori, saliamo prima leggermente a sinistra in direzione degli ultimi larici presenti in zona, da lì pieghiamo poi a destra e seguiamo il crinale in direzione di quota 1945m. Rimane infine da percorrere l’ultimo breve tratto di sentiero seguendo l’ampia cresta.
Arriviamo in cima dopo 2h 30 minuti.
Il Munzelüm si trova proprio sopra il Laghetto dei Salèi, che però in inverno rimane nascosto sotto la neve. La giornata è stupenda così come il panorama che spazia dalla Valle Vigezzo al Lago Maggiore. Sulla destra vediamo il Pizzo Zucchero, raggiunto lo scorso mese di novembre.
Grazie all’elevata temperatura possiamo goderci una pausa più lunga del solito e oltre ai panini e al reportage fotografico, ci dedichiamo anche alla costruzione di un pupazzo di neve! 😁
A causa del gran caldo notiamo sulle montagne attorno delle slavine da reptazione, alcune sono già scese mentre altre possiamo osservarle cadere dal vivo. La più grande è quella già staccatasi dal versante meridionale del vicino Pilone, impressionante.
Alle 13:45 ci rimettiamo in cammino e seguendo all’incirca la stessa via di salita, tagliando dove possibile, torniamo a Spruga.
Sono sufficienti 70 minuti per raggiungere l’auto e concludere questa ennesima stupenda escursione.
Racchettata che non presenta difficoltà tecniche, lungo un itinerario all’apparenza abbastanza sicuro, bollettino valanghe sempre da verificare.
(scritto da: Ale)