Muncréch (1’156 m)

Data: 20 marzo 2021
Partenza: Svizzera, Ticino, Valle di Blenio, Valle Malvaglia, Pönt di Qua
Difficoltà: T2
Dislivello: 667 m
Lunghezza: 6 km
Tempi (soste comprese): 1h (Muncréch) + 30min. (verso Solgone) + 1h (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Per l’inizio della primavera abbiamo deciso di effettuare un giro ad anello a cavallo tra Val Malvaglia e Val Pontirone, passando dai monti di Muncréch e Solgone.
Il primo non l’abbiamo mai visto mentre a Solgone eravamo già stati nel febbraio del 2011.
Lasciamo quindi l’auto sotto le cascine di Pönt di Qua, lungo la parte iniziale della strada che porta in Val Pontirone, e alle 10:30 ci mettiamo in cammino.

Questo è l’itinerario:

Pönt di Qua – Prastinéi – Piughéi (972 m) – Muncréch (1156 m) – Ranch – Piughéi (972 m) – Prastinéi – Pönt di Qua

Dal parcheggio saliamo in primis tra le cascine di Pönt di Qua fino a raggiungere il cartello ufficiale dei sentieri. Le indicazioni sono chiare, le marche frequenti e il sentiero è ampio e ben curato, un’autostrada in pratica. La salita si rivela semplice e davvero piacevole.
A quota 972m passiamo dai monti di Piughéi, seguono una serie di tornanti nel bosco e infine con un traverso sotto impressionanti pareti di roccia, raggiungiamo Muncréch, italianizzato in Montegreco, anche se di greco in realtà non ha proprio nulla.
Il monte, composto da numerose cascine, sorge a 1’156m di quota su un terrazzo naturale affacciato sulla bassa Val di Blenio, il panorama che si osserva è quindi molto bello.
Negli ultimi anni la zona è stata oggetto di progetti di valorizzazione paesaggistica e culturale promossi dai volontari dell’Associazione degli Amici di Montegreco, ecco quindi spiegata la presenza di un sentiero d’accesso tanto comodo e ben segnalato, nonché la ricostruzione di edifici e altri manufatti di interesse storico e religioso.
Il primo edificio che incontriamo è la Chiesetta di San Giuliano inaugurata nell’agosto del 2006, edificata in pietra, vanta un bellissimo tetto in piode eseguito a regola d’arte. Al suo interno osserviamo due magnifiche vetrate colorate e un affresco. La campana risalente al 1624 è l’unica testimonianza giunta sino ai giorni nostri dell’antico oratorio dedicato a San Giuliano, andato distrutto in un incendio alla fine del 1’700.
Sul posto, poco oltre la stazione d’arrivo della filovia per il trasporto materiali, osserviamo con interesse la ricostruzione di una rascana, utilizzata un tempo per l’essiccazione della segale che veniva coltivata sui terrazzamenti dell’area.
Le cascine presenti sono molte e costruite tutte abbastanza vicine, passando in mezzo ai rustici, lungo sentierini che si diramano in alto, in basso, a destra e a sinistra, abbiamo proprio la sensazione di trovarci all’interno di un labirinto di pietre. A noi questo genere di luoghi piacciono un sacco e ci “perdiamo” per un’oretta ammirando la fontana, il forno del pane, i muri a secco, i tetti in piode e molto altro. Dopodiché ci rimettiamo in cammino per raggiungere Solgone.
Il bivio con cartelli si trova appena sotto la chiesetta e il sentiero che va verso la Val Pontirone è anch’esso largo e ben segnalato.
Lungo il percorso incontriamo una postazione da pic-nic e più avanti passiamo da una cappella votiva, tale Cappelletta di Ranch, al cui interno ammiriamo un mosaico davvero molto bello, opera dell’artista bleniese Lucia Derighetti, la stessa che ha realizzato l’affresco all’intero della Chiesetta di San Giuliano a Muncréch.
Purtroppo poco più avanti il sentiero entra in una valletta rivolta a nord e transita da un canalone che non prende sole, qui troviamo abbondanti quantità di neve che ci impediscono il passaggio.
Forse con gli scarponi grossi si riuscirebbe ad attraversare, ma oggi abbiamo ai piedi gli scarponcini da trekking che su ghiaccio e neve hanno una tenuta pari a zero.
Il passaggio è un po’rischioso e onde evitare brutti incidenti, decidiamo di non proseguire oltre.
Facciamo quindi dietro front fino alla Cappelletta di Ranch dove ci fermiamo a mangiucchiare qualcosa.
In seguito, per non tornare nuovamente a Muncréch, prendiamo il sentiero sulla sinistra che scende direttamente verso Piughéi, in beve ci ricongiungiamo a quello percorso in salita e rientriamo al punto di partenza.
Facile escursione alla scoperta del panoramico Montegreco, e se la traversata a Solgone non è nei vostri piani o interessi, sappiate allora che la gita risulta fattibile anche in mezza giornata.
Maggiori informazioni su questa zona potete leggerle sul sito ufficiale www.montegreco.ch.
Un piccolo monte ticinese che ha un sito internet tutto suo, deve avere per forza qualcosa di speciale, non credete? Noi dopo averlo visto, pensiamo proprio di si!

(scritto da: Ale)

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