Data: | 8 marzo 2014 |
Partenza: | Svizzera, Grigioni, Valle Mesolcina, San Bernardino |
Difficoltà: | WT3 |
Dislivello: | 588 m |
Lunghezza: | 6.8 km |
Tempi (soste comprese): | 1h 40min. (salita) + 1h (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Di nuovo a San Bernardino ma stavolta la meta non sarà l’omonimo Passo, no no, stavolta si sale al Motton.
Il Motton, di nome e di fatto, è un cupolone che sovrasta (di poco) le piste da sci attualmente chiuse nella zona dell’Alp de Confin.
Cercavamo una nuova destinazione da raggiungere con le racchette e attingendo al ricco elenco di relazioni su www.hikr.org abbiamo trovato quel che faceva al caso nostro.
La salita al Motton risulta abbastanza semplice ed è breve, fattibile comodamente in mezza giornata.
Il sentiero inizia all’Alpe Frach dove vi è la stazione di partenza degli impianti di risalita invernali che come già accennato sono chiusi per questa stagione, perciò il grande parcheggio in loco è inagibile a causa della neve e quindi ci tocca parcheggiare in paese a San Bernardino.
Questo l’itinerario:
San Bernardino (1608m) – El Frach – Confin Basso (1961m) – quota 1947 – Alp de Confin – Motton (2155m)
Seguendo a grandi linee il sentiero estivo e/o quella che sarebbe la pista da sci arriviamo dopo circa un’ora a Confin Basso, il paesaggio è davvero incantevole, non gira nessuno e la neve da qui in avanti non è ancora stata calpestata da nessuno, ci toccherà farci strada.
Proseguiamo in direzione di quota 1947m e attraversiamo il Ri de Confin senza quasi accorgercene, il terreno in questo tratto è pianeggiante e senza difficoltà arriviamo ai piedi del Motton.
Ora piegando un po’a destra iniziamo a salire in un ripido valloncello che stando ai ricordi di Mauro dovrebbe corrispondere al punto di passaggio della pista nera, io non ho mai sciato da nessuna parte quindi non lo so.
Zig-zagando ci facciamo strada nella neve vergine che per fortuna è ancora portante, la partenza di prima mattina sta dando i suoi frutti e senza troppe fatiche arriviamo al pianoro superiore dell’Alp de Confin dove il vento da nord inizia a soffiare con molta più insistenza.
Piegando a sinistra andiamo a risalire facilmente l’ultimo breve tratto che ci consente di raggiungere la cima del Motton ornata da grossi gendarmi di pietra. Quasi da non credere ma negli ultimi metri siamo costretti a togliere le racchette, infatti il forte vento (che a questo punto immaginiamo soffi praticamente sempre da ste parti) ha spazzato via tutta la neve e ci troviamo a camminare nell’erba secca. Le raffiche sono davvero fastidiose, quasi da far fatica a stare in piedi, a malapena riusciamo a tener ferma la fotocamera per scattare le foto! Davvero un peccato non poter rimanere sulla cima più a lungo, il panorama è fantastico un po’in tutte le direzioni, ma purtroppo il vento ci costringe a fare dietro front.
A Confin Basso la situazione è tutt’altra, così ci concediamo una pausa pic-nic al sole che scalda parecchio. Il rientro a San Bernardino avviene seguendo la nostra traccia di salita su neve ormai marcia.
Bellissima escursione, da effettuare quando gli impianti di risalita sono chiusi!
Come già segnalato da chi ci ha preceduti il tratto più delicato della gita, fortunatamente breve, corrisponde al valloncello (ex pista nera) piuttosto ripido sotto il Motton e che sbuca nei pascoli dell’Alp de Confin, da affrontare solo con condizioni di neve stabile e ovviamente dopo aver controllato il pericolo valanghe.
(scritto da: Ale)