Motto della Tappa (2’077 m) + Mottone della Tappa (2’130 m)

Data: 21 giugno 2020
Partenza: Svizzera, Ticino, Bellinzonese, Valle Morobbia, Carena, Giumello
Difficoltà: T3
Dislivello: 1080 m
Lunghezza: 14.2 km
Tempi (soste comprese): 2h (Motto della Tappa) + 1h (Mottone della Tappa) + 2h 10min. (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Inizio d’estate in Val Morobbia alla scoperta delle cime situate sul confine italo-svizzero.
Fino a pochi anni fa questa escursione sarebbe stata una “mazzata” dovendo per forza partire dalla sbarra dei Monti di Ruscada a quota 1’021m. Invece ora è possibile arrivare in auto sino all’Alpe di Giumello pagando il pedaggio di 7CHF/giorno alla macchinetta automatica di Carena, situata poco oltre il vecchio stabile della dogana, all’inizio della sterrata.
Il sentiero che porta alla Cima Verta o Motto della Tappa e alla Cima della Valletta o Mottone della Tappa segue in gran parte la Via del Ferro ed è sempre ben segnalato nei colori bianco-rosso.

Questo il nostro itinerario:

Quota 1549 m – Alpe di Giumello (1594 m) – quota 1690 m – Piano delle Pecore – quota 1761 m – Buco di Giumello – Bocchetta di Sommafiume (1924 m) – Cima Verta/Motto della Tappa (2077 m) – quota 1992 m – Bocchetta della Tappa cippo confine 0G – quota 2026 m – quota 2087 m – Cima della Valletta/Mottone della Tappa (2130 m) – quota 2087 m – quota 2026 m – Bocchetta della Tappa cippo confine 0G – quota 1992 m – scorciatoia versante CH – Bocchetta di Sommafiume (1924 m) – Buco di Giumello – Piano delle Pecore – Alpe di Giumello (1594 m) – quota 1549 m

Superate le stalle dell’Alpe di Giumello saliamo verso il Piano delle Pecore seguendo quella che un tempo doveva essere una stradina sterrata di cui si servivano gli alpigiani, ormai parecchio scassata.
In traversata e sempre in leggera salita transitiamo nell’alta testata de La Valletta, una valle minore della Morobbia, osservando lo Scrigno di Poltrinone e il Mottone della Tappa.
Cespugli di rododendro in piena fioritura colorano di rosa il bellissimo paesaggio verde circostante…camminare qui è un piacere!
Superata la zona chiamata Buco di Giumello, dove il sentiero si restringe un po’ e transita a ridosso di una parete di roccia, iniziamo a salire con più decisione e veniamo incanalati in una valletta, qui il percorso si snoda ai piedi di affascinanti pinnacoli e in breve arriviamo a una piccola costruzione che un tempo, con molte probabilità, era utilizzata delle guardie di confine.
Passiamo da un intaglio tra le rocce e giunti aldilà ci ritroviamo faccia a faccia con la Cima Verta/Motto della Tappa e il sentiero nel versante svizzero che utilizzeremo nel pomeriggio.
Per raggiungere il Confine di Sato con la vicina Lombardia siamo costretti a una breve discesa e a una successiva risalita, così facendo arriviamo alla Bocchetta di Sommafiume dove troviamo sia una palina con cartelli indicatori che un cippo di confine.
Il panorama da qui si apre sull’alta Valle Albano (I) e su una distesa di pascoli verdi.
Prendiamo in direzione Motto della Tappa e seguendo un sentiero a zig-zag costruito su terrazzamenti invasi da cespugli di vario genere, guadagniamo la prima vetta di giornata dopo due ore di marcia.
Il panorama è molto bello ma il forte vento non ci consente di godercelo quanto vorremmo, per contro la giornata è limpida e nonostante alcune nuvolette possiamo ritenerci fortunati.
Visto che non siamo ancora stanchi decidiamo di allungare l’escursione e raggiungere anche la Cima della Valletta o Mottone della Tappa. Seguendo sempre la Via del Ferro scendiamo fino alla Bocchetta della Tappa (senza nome sulla CN ma corrispondente al cippo di confine n. 0G) e da qui le indicazioni per il Gazzirola e il Rifugio S. Lucio ci portano in quota tra pascoli punteggiati di fiori selvatici. Poco sopra la Bocchetta della Tappa siamo costretti a superare un breve passaggio scalinato su roccia, sono solo pochi metri ma le vertigini si fanno sentire e procediamo con calma. Raggiunta la cresta non ci rimane che percorrerla fino al Mottone della Tappa. Per arrivare a destinazione c’è voluta un’altra ora di marcia e adesso con soddisfazione possiamo finalmente ammirare il panorama sulle belle montagne circostanti, spiccano in particolar modo il Camoghè dalla parte svizzera mentre sul versante italiano è la perfetta piramide del Pizzo di Gino ad attirare i nostri sguardi. Poco lontano osserviamo anche il Gazzirola e la sella che corrisponde al Passo S. Lucio a cavallo tra Val Cavargna (I) e Val Colla (CH). Purtroppo anche qui imperversa una bufera di vento gelido, così ci vediamo costretti ad abbandonare la vetta e spostarci più in basso in un luogo riparato per fare pranzo. Ovviamente al sole si boccheggia, l’estate è ufficialmente iniziata!
Per tornare all’Alpe di Giumello seguiamo a ritroso il sentiero percorso di mattina fino a quota 1’992m sotto il Motto della Tappa, da qui prendiamo la “scorciatoia” segnata pure sulla Carta Nazionale e raggiungiamo di nuovo la Bocchetta di Sommafiume passando dal versante elvetico, così facendo risparmiamo un po’ di dislivello evitando di salire una seconda volta sul Motto della Tappa. Dalla Bocchetta di Sommafiume il rientro avviene seguendo lo stesso itinerario percorso all’andata.
Arriviamo all’auto dopo aver macinato circa 14km, super soddisfatti di questa bellissima escursione transfrontaliera alla scoperta di luoghi selvaggi e all’apparenza poco frequentati.

(scritto da: Ale)

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