Data: | 12 settembre 2019 |
Partenza: | Italia, Piemonte, Provincia Verbano-Cusio-Ossola, Val Divedro, Bugliaga |
Difficoltà: | T3 |
Dislivello: | 1100 m (circa) |
Lunghezza: | 9.7 km |
Tempi (soste comprese): | 3h (salita) + 2h (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Dopo un’estate di tempo schifosetto sembrano finalmente arrivare le tanto attese giornate limpide tipiche di settembre e ottobre, i mesi migliori per la montagna. Senza esitazioni prendiamo due giorni di vacanza e in due ore d’auto ci spostiamo in Ossola, più precisamente a Varzo tra Val Divedro e Val Cairasca.
La zona che desideriamo conoscere stavolta è quella dell’Alpe Veglia.
La meta della nostra prima gita sarà il Monte Téggiolo con salita da Bugliaga.
Da Varzo saliamo a Trasquera e proseguiamo su strada stretta e piena di buche fino al parcheggio (posti limitati) davanti alla chiesetta di Bugliaga, dove lasciamo l’auto.
Itinerario:
Bugliaga (1320 m) – Alpe Casalvera (1549 m) – Alpe Orzalina (1696 m) – Alpe Ciusur (1860 m) – Alpe Ciampalbino (1920 m) – Passo delle Possette (2179 m) – Passo del Dosso (2247 m) – Monte Téggiolo (2385 m) – Passo del Dosso (2247 m) – Passo delle Possette (2179 m) – Alpe Ciampalbino (1920 m) – quota 1403 m – Bugliaga (1320 m)
Il sentiero segnalato che conduce al Passo delle Possette è davvero ripido, lo scarso allenamento dell’estate si fa sentire! Transitiamo da numerosi alpeggi e in circa due ore raggiungiamo il valico. Dal passo il sentiero spiana e si potrebbe salire spediti alla cima ma noi proseguiamo invece a rallentatore, già perché il paesaggio circostante s’è fatto super bello e ci obbliga a frequenti pause fotografiche. Stupenda in particolare la visione ravvicinata della parete est del Monte Leone. In prossimità del Passo del Dosso altra pausa per ammirare e fotografare delle bellissime stelle alpine nonché il famoso trittico che si alza nei dintorni del Sempione (Weissmies, Lagginhorn e Fletschhorn). Il Monte Téggiolo osservato da questa parte sembra tutta un’altra montagna rispetto a quanto si poteva vedere da Bugliaga. Il versante sud infatti è ripido e roccioso mentre di qua il pendio è leggermente inclinato e tutto coperto di erbetta verde. Il poco che resta della salita è molto piacevole e dopo tre ore di marcia raggiungiamo soddisfatti la nostra meta. Sulla cima si trova un piccolo rifugio utile in caso di maltempo, oggi per fortuna non è necessario entrarvi. In vetta veniamo accolti dal labrador Jerry, a quanto pare un habitué del posto. Chiacchieriamo a lungo con i suoi padroni, facciamo pic-nic e soprattutto ci godiamo lo stupendo panorama a 360°.
Chi l’avrebbe mai detto che un giorno ci saremmo trovati a un tiro di schioppo dal Monte Leone…e domani lo vedremo ancor più da vicino! Stupendissimo!
A malincuore dobbiamo rimetterci in cammino, salutiamo Jerry & Co. e scendiamo di nuovo al Passo delle Possette e poi ancora giù per lo stesso sentiero di salita fino all’Alpe Ciampalbino. Da qui seguiamo il consiglio della signora incontrata sulla cima e prendiamo il sentiero che scende sulla destra passando per quota 1’403m, più veloce e diretto…povere ginocchia! Dopo due ore siamo di nuovo a Bugliaga dove la nostra prima gita ossolana si conclude con grande soddisfazione di entrambi.
INFO:
Non centra nulla con l’escursione ma ci tengo a segnalare che a Varzo abbiamo dormito presso il B&B Chalet Il Picchio, una struttura di recente costruzione tuuuuutta di legno. Ci siamo trovati benissimo, posizione super comoda per girare la zona, proprietaria gentilissima, ottima colazione, rapporto qualità prezzo davvero buono. Lo consiglio a tutti.
(scritto da: Ale)