Data: | 3 maggio 2020 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Gambarogno, Vira Gambarogno, Monti di Vairano |
Difficoltà: | T3 |
Dislivello: | 1092 m |
Lunghezza: | 13.7 km |
Tempi (soste comprese): | 2h 50min. (salita) + 2h 25min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
La giornata odierna promette di essere limpida e ben soleggiata, così decidiamo di raggiungere una cima molto panoramica, ovvero il Monte Gambarogno.
Vi siamo già stati diverse volte, una addirittura in notturna, ma sempre salendo dalla via più breve che è quella che parte dall’Alpe di Neggia.
Oggi desideriamo occupare l’intera giornata e non solamente alcune ore, quindi optiamo per un itinerario più lungo che prende avvio dai Monti di Vairano.
La strada che raggiunge i monti è brutta e stretta e i parcheggi in loco non sono molti ma arrivando sul presto troviamo comunque un posto libero.
Scesi dall’auto non possiamo non notare lo stupendo panorama sul Lago Maggiore… chi possiede una casa di vacanza in questo luogo può ritenersi indubbiamente fortunato!
Il nostro itinerario:
Monti di Vairano (806 m) – Sasso di Crée – Stornò – Motta – Pianca – Alpe Cedullo (1291 m) – Cugnoli della Muda – quota 1674 m – croce – Monte Gambarogno (1734 m) – Cugnoli della Muda – Alpe Cedullo (1291 m) – Alpetto – Monti di Gerra (907 m) – quota 839 m – Valle di Cedullo – quota 850 m – Cugnolo – Corte della Costa (816 m) – Monti di Vairano (806 m)
Seguendo il facile sentiero segnalato saliamo all’ombra di un bel bosco di faggi, la prima sosta la facciamo a quota 1’291m, raggiunta la radura che ospita l’Alpe Cedullo.
Il panorama da qui è grandioso, sullo sfondo appare il Lago Maggiore con le sue acque di colore blu intenso, mentre attorno a noi la vegetazione mostra il verde più vivo e brillante dell’anno, nell’aria ci sono tutte le “good vibes” della primavera e la natura è al suo massimo splendore.
A mio avviso solo i caldi colori autunnali riescono a competere con la vivacità di questi verdi, direi quasi fosforescenti.
Lasciato l’alpeggio torniamo per un breve tratto a camminare nel bosco, poi la vegetazione ad alto fusto scompare e la visuale si fa più ampia, sopra le nostre teste vediamo bene il Monte Gambarogno, in basso invece è tutta un’esplosione di… verde! Che vista pazzesca!
Dopo circa due ore e mezza di cammino arriviamo ai piedi della cima e per prima cosa decidiamo di recarci alla grande croce di metallo affacciata sul lago, questa non è la reale vetta del Monte Gambarogno ma grazie alla sua posizione è probabilmente il punto più panoramico della zona.
La cima vera e propria si trova poco più su, alle spalle della casermetta militare che l’Associazione Amis dala Capanna Gambarögn ha in progetto di trasformare appunto in una capanna.
Ora questa è la nostra quarta salita al Gambarogno, ma mai in precedenza abbiamo visto una quantità di gente simile… sarà il risultato di una vincente promozione turistica, della visibilità data dai social o saranno forse gli effetti positivi del coronavirus che ha trasformato i “ticinesi-da-centro-commerciale” in “super-sportivi-camminatori-folli” accortisi all’improvviso che ovunque sopra le loro teste c’erano delle montagne?!? Non si sa, ma oggi gli assembramenti fuori legge non si contano e la cosa ci fa un po’ girare le balle!
Cogliendo l’attimo riusciamo a scattare qualche foto alla croce senza intrusi, poi ci dedichiamo al panorama che da quassù è a dir poco eccezionale! Il Monte Gambarogno è diventato famoso per un buon motivo.
La cima principale quotata 1’734m è lì che ci attende e seguendo il facile sentiero di cresta la raggiungiamo in una decina di minuti.
Da qui non si vede altrettanto bene il Piano di Magadino e la zona delle Bolle, per contro la vista sulla parte italiana del Verbano è più ampia.
Per il pic-nic ci abbassiamo di un centinaio di metri in un punto riparato dal vento e dove gira poca gente.
Per tornare ai Monti di Vairano scendiamo poi fino all’Alpe Cedullo e da qui prendiamo un sentiero diverso puntando ai Monti di Gerra dove incontriamo delle mucche privilegiate intente a godersi il loro pascolo vista lago.
Seguiamo per un breve tratto la carrozzabile e al curvone di quota 839m troviamo di nuovo il sentiero che si inoltra nel bosco e che in costante traversata ci fa tornare ai Monti di Vairano facendoci transitare dalla scenografica cascata formata dal torrente nella Valle di Cedullo.
Conclusioni finali scontatissime… gita stupenda e super panoramica, inoltre raggiungere il Monte Gambarogno dai Monti di Vairano ci ha dato molte più soddisfazioni rispetto alle veloci conquiste precedenti.
(scritto da: Ale)