Data: | 3 febbraio 2018 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Luganese, Castagnola |
Difficoltà: | T2 |
Dislivello: | 708 m |
Lunghezza: | 10.2 km |
Tempi (soste comprese): | 1h 45min. (salita) + 2h (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Giornata di tempo incerto al nord del Ticino e con forte vento in montagna, decidiamo quindi di andare nel Sottoceneri e tenerci alla larga dalla neve almeno per oggi.
La gita odierna è di quelle molto turistiche e il motivo è presto spiegato, la zona dove si svolge è pittoresca e consente di ammirare panorami eccezionali sul Ceresio.
Questo il nostro itinerario ad anello:
Castagnola (277 m) – Tamporiva – Gandrigna – quota 785 m – Brè sopra Lugano (800 m) – quota 839 m – Monte Brè (928 m) – Ristorante Vetta Monte Brè (879 m) – quota 839 m – Brè sopra Lugano (800 m) – quota 785 m – Gandrigna – quota 673 m – Murèla – quota 436 m – Piata – Scapi – Gandria (273 m) – Elvezia al Lago – Lido San Domenico – Castagnola (277 m)
Parcheggiamo l’auto a Castagnola in riva al lago (CHF 1.-/ora) e imbocchiamo il Sentiero dell’Olivo che ci porta in alto tra le vie e le molteplici ville di questa rinomata località affacciata sul Ceresio.
Prima di mettere piede sul sentiero vero e proprio che si inoltra nel bosco, ci tocca superare numerose rampe di ripidi gradini…che fatica!
Arrivati a Brè sopra Lugano seguiamo i cartelli e proseguiamo verso l’omonima vetta, ovvero il Monte Brè che di norma è raggiunto pure dalla funicolare ma che nei mesi di gennaio e febbraio è chiusa per manutenzioni. Nonostante questo gira un sacco di gente e oltre a turisti d’oltralpe incontriamo asiatici, gente che parla inglese e anche russo (o qualcosa del genere). Davvero famoso questo Monte Brè!
La vista dalla cima in effetti è di prim’ordine, peccato per le velature ma comunque il panorama sul lago, il ponte diga di Melide e il San Salvatore è davvero magnifico.
Purtroppo non riusciamo a trattenerci molto a causa del vento gelido, perciò torniamo a Brè paese dove ci prendiamo il tempo di gironzolare tra le viuzze del nucleo per osservare il vecchio lavatoio e le diverse opere d’arte sparse qua e là.
Per scendere a Gandria prendiamo inizialmente il sentiero percorso in salita fino al bivio segnalato in zona Nonato (cartelli indicatori). La discesa su questo versante della montagna è al riparo dal vento e grazie al sole che scalda e alla presenza di numerose primule si potrebbe pensare di essere già in primavera.
Raggiunta Gandria scendiamo fino al porticciolo in riva al lago per osservare le barchette colorate dei pescatori, il nucleo è molto bello e caratteristico con le vie acciottolate e numerosi porticati.
Inizia quindi l’ultima rilassante parte di questa escursione, il pianeggiate “Sentiero di Gandria” corre parallelo al lago e facendoci transitare dal Grotto Elvezia e dal Lido San Domenico ci riporta a Castagnola dove recuperiamo la nostra auto.
Bellissima gita panoramica, del resto se viene proposta ai turisti ci sarà un buon motivo?
(scritto da: Ale)