Data: | 29 ottobre 2022 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Valle Maggia, Valle di Bosco Gurin, Bosco Gurin |
Difficoltà: | T2 |
Dislivello: | 1176 m |
Lunghezza: | 11.2 km |
Tempi (soste comprese): | 5h 30min. circa (giro completo) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
È stato durante una bella giornata autunnale di fine ottobre 2022 che ci siamo recati per la seconda volta ai Laghi Pero e Melo, due piccoli specchi d’acqua situati in alta Vallemaggia sopra il paese di Bosco Gurin.
Quello di Bosco Gurin oltre ad essere il più alto, si distingue per essere anche l’unico villaggio Walser del Ticino, nonché il solo del nostro Cantone in cui si parla tedesco, più precisamente l’idioma Walser “Ggurijnartitsch”.
Il suo nucleo, che è un vero gioiellino, vanta diversi edifici iscritti nell’elenco dei beni culturali protetti, tra questi va citata la Chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo, monumento storico protetto dalla Confederazione, ben visibile poiché sorge su un promontorio alle spalle dell’abitato.
Dato che nella zona si parla tedesco, molti dei luoghi presenti sulla Carta Nazionale sono indicati sia con un nome in italiano che con uno in lingua tedesca-walser, come ad esempio i due laghetti da noi raggiunti: Pero = Ussera See e Melo = Schwarzsee.
Il Lago Pero è davvero carinissimo e porta questo nome non a caso, infatti osservandolo dall’alto della Bocchetta d’Orsalia appare in modo evidente la sua forma a pera.
Il nome attribuito al Lago Melo presumo sia nato di conseguenza per tirarne fuori un simpatico abbinamento. La sua forma tondeggiante, come quella di molti altri laghetti a dire il vero, potrebbe in effetti ricordare quella di una mela.
In questo caso però, considerata la sua posizione sfavorevole sotto le ripide pareti meridionali del Pizzo e delle Creste d’Orsalia, il nome che meglio lo rappresenta è quello tedesco di Schwarzsee (tradotto in Lago Nero).
Il lago riceve infatti poco sole e le sue acque risultano spesso scure e poco invitanti, soprattutto se visitato al di fuori del periodo estivo.
Per raggiungere i laghetti esistono più possibilità e dunque per sfruttare al meglio la giornata abbiamo deciso di percorrere un bel giro ad anello su sentieri sempre ben segnalati.
Visto che lo scorso anno abbiamo partecipato alla campagna “volontari sui sentieri” di Ticino Sentieri, l’occasione ci è tornata utile per censire e fotografare anche numerosi cartelli escursionistici.
Questo dunque è stato il nostro itinerario ad anello:
Bosco Gurin-Boda parcheggio impianti invernali (1471 m) – Ferder – quota 1622 m – Endra Staful (1936 m) – Üssera Staful (2043 m) – Lago Pero (2395 m) – Bocchetta d’Orsalia (2444 m) – Lago Pero (2395 m) – Lago Melo (2316 m) – Hendar d’Herli – Bann – quota 2107 m – Olmeina – Tschochna – Ferder – Bosco Gurin-Boda parcheggio impianti invernali (1471 m)
Il luogo più comodo dove lasciare la macchina è il grande parcheggio sterrato in località Boda nei pressi degli impianti di risalita, il nucleo di Bosco Gurin è infatti off-limits per i veicoli a motore.
Dopo aver attraversato questo pittoresco villaggio il sentiero si inoltra in un magnifico bosco di larici che, tingendosi di giallo e arancione, offre il meglio di sé nel periodo autunnale. Un ottimo motivo per svolgere la gita in questa stagione.
Usciti dal bosco si attraversano in successione gli alpeggi di Endra e Üssera Staful, la piccola costruzione di Endra Staful, seppur spartana, è aperta e accessibile come bivacco.
Come detto l’escursione si sviluppa lungo sentieri ben segnalati, prima tra boschi di conifere, successivamente tra pascoli e infine, nella parte più elevata, tra pietraie.
Raggiunte le sponde del Pero vedrete si un bel laghetto alpino ma per apprezzarlo al meglio dovrete faticare ancora un pochino.
Salire alla Bocchetta d’Orsalia per ammirarlo dall’alto è indubbiamente una cosa che consigliamo, vi suggeriamo di arrivare in primis al lago dal sentiero ufficiale e da lì seguire l’evidente traccia che in breve tempo conduce al valico senza grosse difficoltà.
Dalla Bocchetta d’Orsalia potrete inoltre vedere l’omonimo laghetto situato nella vicina Val Calnègia, una laterale della famosa Val Bavona.
Il Lago Melo si trova a meno di un chilometro di distanza, circa 80 metri più in basso, circondato da pietraie. Saranno sufficienti 10-15 minuti per raggiungerlo.
Come già accennato, questo laghetto si trova in una posizione un po’ sfavorevole e direi che l’autunno non è la stagione migliore in cui ammirarlo.
Noi lo avevamo visto in agosto 2007 durante l’escursione al Pizzo d’Orsalia e indubbiamente allora eravamo riusciti ad apprezzarlo un po’ di più.
Tuttavia, non punterei tutte le carte sul Lago Melo, nel senso che vale la pena incamminarsi da queste parti anche e soprattutto per le innumerevoli altre bellezze naturali che la regione ha da offrire.
Infine, se come noi sceglierete di rientrare a Bosco Gurin percorrendo il sentiero che si mantiene alto e transita in zona Herli, passerete accanto a delle minuscole ma scenografiche pozze d’acqua, tali Laghetti di Hendar d’Herli.
Non mi dilungherei oltre, la zona è bellissima e merita senz’altro una visita.
(scritto da: Ale)