Lago d’Alzasca (1’855 m) + Capanna d’Alzasca (1’734 m)

Data: 21 ottobre 2010
Partenza: Svizzera, Ticino, Locarnese, Valle di Vergeletto, Camana
Difficoltà: T3
Dislivello: 1373 m
Lunghezza: 14 km
Tempi (soste comprese): 3h 50min. (salita) + 3h 30min. (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Tante volte in questi anni ho detto a Mauro che desideravo vedere la Capanna ed il Lago d’Alzasca, finalmente la giornata buona è arrivata e sono così riuscita a togliermi l’ennesimo sassolino dalla scarpa!
Visto che ultimamente la meteo nei week-end faceva sempre schifo, abbiamo deciso di sacrificare una giornata di vacanza per andarci in settimana, scelta che si è poi rivelata azzeccata al 100%…giornata fantastica e luoghi davvero meravigliosi!
La zona di Alzasca si può raggiungere sia partendo dal paese di Someo in Val Maggia sia dalla Valle di Vergeletto, più precisamente dalla località di Camana situata nell’omonima valle. Quest’ultima si raggiunge proseguendo su strada asfaltata da Vergeletto verso Piano delle Cascine, poco dopo il paese sulla destra è indicata una deviazione (zona Zardin), la strada stretta e asfaltata sale e termina in Valle della Camana a quota 1060m circa accanto ad un piccolo bacino di raccolta delle acque. Noi abbiamo deciso di buttarci su questa seconda variante, un po’perché ci siamo affezionati alla Valle di Vergeletto (anche se per raggiungerla ci vuole un’eternità) e un po’perché pensavamo di risparmiarci alcuni metri in dislivello…ma alla fine tra i vari su e giù abbiam guadagnato poco per non dire niente! Non ci siamo comunque pentiti della scelta, abbiamo visto luoghi fantastici resi ancor più affascinanti dai magici colori dell’autunno!

Ecco il percorso seguito:

Termine della strada a Camana (1060 m ca.) – Passo – quota 1160 m – quota 1203 m – Valle di Fümegn – Fümegn (1338 m) – quota 1402 m – Alpe di Doia (1737 m) – cresta tra  la Bocchetta di Doia e Cima di Doia – Bocchetta di Doia (2054 m) – Lago d’Alzasca (1855 m) – Capanna d’Alzasca (1734 m)

Sul sentiero ho poco da dire in quanto è tutto marcato a dovere con i colori ufficiali bianco-rossi. La difficoltà è in generale T2, il tratto classificabile come T3 è quello che dalla Bocchetta di Doia porta al Lago d’Alzasca, la discesa è ripida su sentiero cosparso di pietre. Per noi la discesa al lago è stata resa ancor più delicata dalla presenza di un sottile strato di neve ghiacciata che ricopriva tutto rendendo il terreno di marcia molto scivoloso, il versante è infatti rivolto a nord e di sole in questi periodi ne arriva ben poco. Salendo dall’Alpe di Doia alla Bocchetta omonima non abbiamo calpestato rimasugli di neve, mentre nel versante valmaggese il ghiaccio ha smesso di darci fastidio solo a pochi passi dalla capanna. Alcune parole in merito al lago e alla capanna. Il Lago d’Alzasca giace in una conca sotto le verticali pareti della Cima di Doia e del Pizzo Molinera, essendo posizionato sotto pareti rivolte a nord di questi periodi il sole arriva in maniera limitata, il lago non viene più illuminato totalmente dal sole che è ormai troppo basso. Di conseguenza se decidete di visitarlo in autunno (secondo me il periodo migliore) sarebbe forse meglio andarci all’inizio di ottobre e non alla fine come abbiam fatto noi, sperando così di godere di un maggior soleggiamento.
Noi siamo stati contenti ugualmente, la zona di questi periodi è veramente stupenda con i larici tinti di giallo-arancione!
La Capanna d’Alzasca è di proprietà del CAS Locarno, è sempre aperta, dispone di 30 posti letto ed è spesso custodita da volontari durante i mesi estivi. Noi sorprendentemente abbiamo trovato ancora due guardiani svizzeri tedeschi, la signora in particolare non è stata per niente ospitale (tralascio dettagli) tanto che si è poi beccata un rimprovero da parte di un membro del CAS giunto in loco! Diciamo che forse la sciüra non era del tutto centrata! Tranne questo piccolo inconveniente la gita è stata davvero stupenda, aspettavamo con ansia di vedere i colori autunnali e finalmente ce l’abbiamo fatta! Bellissima anche la selvaggia Valle di Fümegn risalita al mattino nell’ombra più totale ed ammirata al pomeriggio baciata dal sole, che ha poi dato vita ad uno spettacolo di colori!

(scritto da: Ale)

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