Lagh de Cama (1’266 m) + Laghet de Sambrog (2’076 m)

Data: 1 agosto 2020
Partenza: Svizzera, Grigioni, Valle Mesolcina, Cama, Al Pont
Difficoltà: T3
Dislivello: 1819 m
Lunghezza: 17.8 km
Tempi (soste comprese): 2h (Lagh de Cama) + 2h (Laghet de Sambrog) + 3h 15min. (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Quale modo migliore di festeggiare il 1° agosto e la nostra Madre Patria se non con una bella giornata in montagna? Così sabato decidiamo di ritornare al Lagh de Cama.
Entro le 12:00 è previsto l’arrivo delle nuvole, quindi partiamo sul presto per darci una chance di vedere il lago prima che il cielo si copra.
Parcheggiamo a Cama, località Ogreda e alle 7:45 ci mettiamo in marcia.

Questo l’itinerario:

Cama Ogreda (362 m) – Provesc (812 m) – Promegn – quota 1073 m – Alp di Besarden – Capanna Miralago (1271 m) – Lagh de Cama (1266 m) – Alpe del Lago – Alp d’Albion (1600 m) – Alp Vec (1794 m) – Alp de Sambrog – Laghet de Sambrog (2076 m)

La salita si svolge ne bosco sfruttando nei primi 450 metri di dislivello fino a Provesc un comodo sentiero tempestato di scalini. Pur essendo partiti presto sotto la vegetazione c’è un’afa pazzesca, la canicola si sente eccome! Da Provesc il sentiero spiana ed entriamo a tutti gli effetti nella selvaggia Val Cama. Grazie a qualche misteriosa corrente possiamo godere di aria più fresca e la salita diventa più piacevole. Transitiamo dal Sass de la Végia, un caratteristico passaggio sotto due grossi massi ricoperti di muschio. A passo spedito continuiamo a salire lungo il comodo sentiero-autostrada e dopo 2 ore siamo alla meta.
La giornata sembra essere più bella e soleggiata del previsto, così dopo attente valutazioni decidiamo di tentare la salita fino al Laghet de Sambrog, un laghetto alpino situato 800 metri più su. Costeggiamo quindi il Lagh de Cama fino all’altezza dell’Alpe del Lago dove troviamo dei cartelli che indicano la via per l’Alp de Sambrog. Ci teniamo sulla destra dell’alpeggio, attraversiamo una ganna e rientriamo quasi subito nel bosco dove il sentiero ricomincia a salire con decisione. Prendiamo quota velocemente e dopo 40 minuti raggiungiamo il Rifugio Alp d’Albion, struttura di proprietà del Comune di Verdabbio sempre aperta che mette a disposizione 4 posti letto.
Dopo una breve pausa ci rimettiamo in cammino, saliamo ancora nel bosco e a quota 1’794m passiamo accanto al Rifugio Alp Vec, anch’esso di proprietà del Comune di Verdabbio, sempre aperto e con 6 posti letto.
Il vantaggio (se così lo si può definire) di questo sentiero è che è talmente dritto che quando iniziamo a sentire la fatica siamo ormai all’Alp de Sambrog e a un centinaio di metri dalla meta. In pratica è come quando togli il sangue e il dottore promette di dirti quando pungerà…poi alla fine non t’ha detto niente, ha già messo il cerotto e tu manco te ne sei accorto!
L’ultimo strappo dall’alpe al lago è un’agonia (altro che non accorgersi) ma dopo 4 ore di marcia arriviamo finalmente sulle rive del bellissimo Laghet de Sambrog, che soddisfazione!
Il laghetto si trova a quota 2’076m ai piedi del Piz de Cressim da un lato e dell’omonimo Piz de Sambrog dall’altro. Le sue acque sono di un bel blu trasparente, non profondo, e al suo interno nuotano tanti piccoli pesciolini. Dico a Mauro che giunti fin qui sarebbe peccato non fotografarlo dall’alto, così saliamo di alcuni metri per ammirarlo e portare a casa qualche scatto. È davvero un posto stupendo che meritava di essere raggiunto, indubbiamente è un lago poco frequentato e infatti possiamo godercelo in solitudine. L’acqua non è nemmeno tanto fredda e si presterebbe per una nuotata ma ci limitiamo ad entrare con le gambe per dare sollievo ai muscoli messi a dura prova dagli oltre 1’700 metri di dislivello in salita.
Anche oggi c’è andata di lusso e le nuvole hanno ritardato la loro comparsa dandoci il tempo di fotografare il paesaggio. Dopo oltre un’ora di pausa lasciamo il Sambrog consci del fatto che probabilmente non lo rivedremo mai più. Torniamo verso il Lagh de Cama seguendo a ritroso il sentiero di salita e facendo una breve sosta al Rifugio Alp Vec per rifornirci d’acqua fresca alla fontana. C’è un’afa pazzesca e un caldo insopportabile, per fortuna in salita questo versante di montagna era ancora in ombra.
Arrivati al Lagh de Cama ci concediamo una pausa birra presso la Capanna/Ristorante Righetti-Fibbioli, la Capanna Miralago è invece chiusa al pubblico e utilizzata da privati, al contrario di quanto scritto sul sito ufficiale www.valcama.ch.
Durante la sosta sono comparsi in cielo dei minacciosi nuvoloni grigi e in lontananza si sente già tuonare, essere sorpresi da un temporale in montagna non è mai simpatico così lasciamo la capanna e a passo spedito c’incamminiamo verso Cama. Una bella corsetta è proprio quel che ci vuole per dare il colpo di grazia ai muscoli delle gambe! Nonostante la gasata, nell’ultima mezz’ora prendiamo comunque l’acqua che però visto il caldo è quasi la benvenuta e poi grazie al riparo offerto dal bosco non è che ci bagnamo più di tanto.
Questa lunga escursione di 18km si conclude dopo 3 ore e 15 minuti di discesa.
Siamo stanchi ma davvero soddisfatti della bellissima meta fuori programma che abbiamo raggiunto, nonché della nostra prestazione fisica.

(scritto da: Ale)

 

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