Data: | 26 settembre 2015 |
Partenza: | Svizzera, Vallese, Mattertal, Zermatt |
Difficoltà: | T3+ |
Dislivello: | 729 m (salita) + 1071 (discesa) |
Lunghezza: | 12.3 km |
Tempi (soste comprese): | 3h 30min. (salita) + 1h 45min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Grazie agli impianti di risalita della regione, oggi compiremo una bellissima e super panoramica traversata in quota lungo il Glacier Trail che dalla stazione a monte di Trockener Steg a 2’939m, si snoda attraverso la morena e numerosi laghetti ai piedi del ghiacciaio Oberer Theodulgletscher. In seguito saliremo alla Hörnlihütte, la famosa capanna situata ai piedi dell’impressionante parete del Matterhorn.
Per prendere la cabinovia a destinazione di Furi ci tocca per prima cosa attraversare a piedi tutto il paese di Zermatt. Dopo la prima tratta, cambiamo mezzo e saliamo su una grande e capiente teleferica che da Furi ci scarica a Trockener Steg, dove inizia la nostra escursione.
Questo il nostro itinerario:
Trockener Steg (2939 m) – Theodulgletschersee – quota 2923 m – quota 2886 m – quota 2775 m – quota 2870 m – quota 2931 m – Hörnlihütte (3260 m) – quota 2931 m – quota 2870 m – quota 2775 m – Schwarzsee (2552 m) – Funivia Schwarzee (2588 m)
Il panorama è fin dal principio spettacolare, abbiamo di fronte il Cervino in tutta la sua maestosità, una montagna perfetta di una bellezza indescrivibile. Passiamo subito accanto al Theodulgletschersee, più avanti altri piccoli laghetti che riflettono l’ambiente circostante, continuiamo a scattare foto su foto, i “wow” non si contano, i tempi di marcia si dilatano ma se vogliamo raggiungere in tempo la stazione dello Schwarzsee per scendere prima della chiusura serale dobbiamo aumentare il passo.
Il sentiero è ovviamente ben segnalato e fino a quota 2’775m, località in cui si trova il bivio per la Hörnlihütte, non riscontriamo alcuna difficoltà. L’insidia di giornata si trova poco più su, superata un’ingegnosa e comoda serie di passerelle metalliche appese alla parete, arriviamo a quota 2’870m dove il sentiero passa nel versante opposto della montagna, vale a dire quello rivolto a nord e dunque in ombra! La neve scesa nei giorni precedenti si è trasformata in ghiaccio e nonostante le catene e le corde fisse, la salita alla capanna diventa piuttosto pericolosa. Il pendio è ripido e lo strapiombo sotto di noi non lascia molto spazio all’immaginazione e perciò avanziamo con prudenza.
Dopo tre ore e mezza di cammino raggiungiamo con soddisfazione la Hörnlihütte, purtroppo la capanna è già chiusa e non custodita. Ci accomodiamo al sole sulla terrazza affacciata sui ghiacciai. Il panorama è spettacolare anche oggi! Il Cervino è proprio sopra le nostre teste e l’affilata cresta che sale in verticale lascia senza parole. Terminata la pausa pranzo iniziamo a scendere. Come previsto il tratto su neve e ghiaccio è ancor più insidioso che in salita, da affrontare con calma e prudenza, basta un attimo per finire di sotto! Altri escursionisti sono in difficoltà come noi, anzi certi son messi anche peggio dato che non hanno nemmeno i bastoni. Raggiunta quota 2’870m possiamo tirare un sospiro di sollievo, stavolta è stata proprio brutta. Il resto della discesa fila via liscia su comodo sentiero fino alla stazione della funivia dello Schwarzsee. Il bel lago è situato in una conca poco sotto l’impianto. Ultime foto e giù, prima tappa Furi e poi riprendiamo la cabinovia fino a Zermatt.
Che dire? Bellissimissima escursione anche se la salita alla capanna è stata un po’azzardata, non credo la riferei con quelle condizioni.
(scritto da: Ale)