Data: | 20 luglio 2020 |
Partenza: | Svizzera, Vallese, Sion, Haute-Nendaz |
Difficoltà: | T3 |
Dislivello: | 422 m (salita) + 1280 m (discesa) |
Lunghezza: | 10.7 km |
Tempi (soste comprese): | 45min. (salita) + 3h 30min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Oggi torniamo in Ticino 😥 , ma prima faremo una terza e ultima escursione.
La giornata promette più che bene e dopo aver smontato l’accampamento, lasciamo il campeggio di Saillon e ci dirigiamo a Nendaz, paesello super turistico pieno di chalet.
La località fa parte del comprensorio sciistico delle 4 Vallées, in inverno dev’essere molto frequentata mentre in estate sembra girare meno gente, tant’è che i parcheggi pubblici in questo periodo sono addirittura gratuiti.
Lasciamo l’auto in un grande posteggio vicino al centro sportivo e salendo per ripide stradine arriviamo alla stazione della funivia per Tracouet (12CHF/persona – solo andata).
La tratta è breve e dopo una decina di minuti siamo all’imbocco del sentiero per il Dent de Nendaz che già vediamo di fronte a noi.
Itinerario:
Tracouet (2195 m) – Lac de Tracouet (2171 m) – quota 2241 m – Dent de Nendaz (2463 m) – Pointe de Balavaux (2455 m) – Le Basso (2336 m) – Grand Alou – quota 2065 m – quota 1802 m – Le Bourlâ (1789 m) – quota 1784 m – quota 1721 m – Nendaz (1363 m)
L’escursione odierna prevede di salire alla cima, percorrere la cresta e tornare a piedi a Nendaz seguendo il sentiero che per un lungo tratto corre parallelo alla Bisse de Saxon.
Le Bisses sono un must del Vallese, se ne trovano ovunque e i sentieri che portano a scoprirle sono solitamente facili e curati.
Lasciata la stazione a monte di Tracouet c’incamminiamo verso il Dent de Nendaz facendo subito una breve pausa per ammirare il piccolo Lac de Tracouet, anche se in realtà le cose che più ci affascinano sono le cime e i ghiacciai che si alzano maestosi sullo sfondo.
Il sentiero che porta in vetta non presenta difficoltà e in 45 minuti di facile cammino siamo già alla meta. Il panorama è spettacolare! Da quassù si vede tutta la piana da Sion a Martigny, un’infinita quantità di frutteti e montagne a perdita d’occhio! La vista è simile a quella che avevamo potuto osservare dalla Pierre Avoi, che tra l’altro è riconoscibile in lontananza.
Dopo una lunga pausa riprendiamo il cammino e andiamo a percorrere la facile cresta rocciosa che si snoda dal Dent de Nendaz fino alla sella di Le Basso facendoci transitate dalla Pointe de Balavaux. Al valico seguiamo le indicazioni dei cartelli escursionistici e scendiamo in direzione dell’alpeggio di Siviez senza però raggiungerlo. Mauro ha infatti individuato sulla cartina una scorciatoia, così da quota 2’065m prendiamo questo sentiero visibile ma non segnalato e scendiamo in picchiata nel bosco fino a quota 1’802m, dove ritroviamo il sentiero ufficiale che corre parallelo alla Bisse de Saxon.
Da questo punto proseguiamo in falso piano fino a quota 1’784m, la camminata in questo tratto risulta davvero piacevole, il rumore dell’acqua che scorre di fianco a noi è rilassante e grazie all’ombra offerta dal bosco anche la temperatura è più godibile. Per contro il continuo passaggio da zone di luce a zone d’ombra non gioca a favore delle fotografie e immortalare la Bisse risulta più complicato del previsto. A quota 1’784m ci stacchiamo dal canale e scendiamo verso “downtown” Nendaz utilizzando sentieri e viuzze talmente in pendenza che in confronto le strade di San Francisco non sono nulla!
Dopo tre ore e mezza arriviamo alla macchina e lemme lemme torniamo in Ticino soddisfattissimi di quest’ultima escursione e in generale dell’intero week-end.
Ciao Vallese…torneremo!
(scritto da: Ale)