Cufercalhütte (2’385 m)

Data: 29 giugno 2010
Partenza: Svizzera, Grigioni, Rheinwald, Sufers, Lai da Vons
Difficoltà: T2
Dislivello: 548 m
Lunghezza: 7.8 km
Tempi (soste comprese): 1h 30min. (Cufercalhütte) + 20min. (al passo) + 1h 15min. (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Le previsioni meteo per il Ticino sono poco convincenti, pertanto decidiamo di sconfinare nel vicino Canton Grigioni e andare a visitare una capanna, la Cufercalhütte,  molto frequentata durante il periodo invernale.
Partiamo da casa sotto un cielo pieno di nuvole e una volta arrivati a San Bernardino ci rendiamo conto di aver preso una buona decisione…niente nuvole all’orizzonte, poca foschia e cielo blu! Arrivati a Sufers prendiamo la strada che dal paese sale al Lai da Vons, luogo di partenza della nostra escursione. Dal Lai da Vons il panorama è già interessante specialmente in direzione del Passo dello Spluga e sulla bellissima piramide del Pizzo Tambo.
A sorprendermi oltre al bel panorama è pure l’enorme quantità di fiori che riempiono i pascoli della zona, ce ne sono tantissimi e di tutti i colori! La gita promette bene! Ci lasciamo alle spalle il Lai da Vons e iniziamo a salire seguendo il sentiero segnalato in direzione della capanna attraversando i pascoli e ammirando il panorama che si apre sempre più man mano che ci alziamo. La salita alla Cufercalhütte dal Lai da Vons è per nulla impegnativa, il dislivello è minimo, il sentiero è evidente e senza difficoltà tanto che in 1h 30 minuti (pause comprese) siamo alla meta. La capanna non è custodita ma è aperta, in giro nemmeno un’anima (solo marmotte), infatti nei Grigioni oggi non è Festa come da noi! Sul fondovalle spicca il blu del bel Lago di Sufers. Visto che c’è tempo e non abbiamo ancora versato una goccia di sudore (quasi da sentirsi in colpa!) decidiamo di salire al Passo (senza nome sulla CN) che sta proprio alle spalle della capanna, più precisamente all’immediata sinistra del Piz Calandari. Lo raggiungiamo dopo 15-20 minuti di cammino, l’ultimo tratto è tra le rocce franate dal Piz Calandari ma il sentiero è sempre marcato e per nulla difficile. Una volta arrivati al Passo la vista si apre sull’altra vallata e sul sottostante Lai da Calandari che è ancora in fase di disgelo. Tutt’attorno ci sono una gran quantità di cime che purtroppo non conosciamo ma che arricchiscono il panorama! Nel frattempo sono arrivate le nuvole e si è alzato un bel venticello, il sole va e viene e la temperatura è decisamente calata…fa freschino ma pensando all’afa che ci attende in pianura siamo ben contenti di doverci infilare i pilessss! Il Piz Calandari è lì ad un tiro di schioppo (dalla bocchetta mancan solo 20-30 metri fino alla croce) ma la salita non sembra semplice, ci sono un casino di pietre da superare probabilmente con l’aiuto delle mani… la tentiamo ma… troppi sassi e nessuna voglia di complicarci la vita… dietro-front e giù di nuovo in capanna per la pausa pranzo (se solo avessimo saputo cosa ci aspettava questo week-end…il Piz Calandari in confronto era un passeggiatina!).
Discesa per lo stesso sentiero di salita. Escursione molto bella, tranquilla e facile in un posto nuovo dove sicuramente torneremo con le racchette!

Questo è stato il nostro itinerario:

Lai da Vons (1970 m) – quota 2086 m – quota 2302 m – Versais – Cufercalhütte (2385 m) – Passo sotto il Piz Calandari quota ca. 2530 m

(scritto da: Ale)

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