Rovine del Castelliere (530 m) + Colma (795 m)

Data: 17 aprile 2021
Partenza: Svizzera, Ticino, Locarnese, Centovalli, Verscio
Difficoltà: T2
Dislivello: 766 m
Lunghezza: 8.4 km
Tempi (soste comprese): 1h 15min. (Rovine del Castelliere) + 50min. (Colma) + 1h 30min. (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Escursione panoramica sopra le Terre di Pedemonte con partenza e arrivo a Verscio, un giro ad anello lungo sentieri ben segnalati alla scoperta delle Rovine del Castelliere di Tegna e molto altro.
Questa gita ci ha stupiti sotto molti aspetti: la generosità dei panorami, la cura dei sentieri, la pietra presente ovunque quasi fossimo in Val Bavona, il sito archeologico di cui sinceramente ignoravamo l’esistenza. Tutto questo ad appena mezz’oretta d’auto da casa!
È stato un recente articolo di Stephanie apparso sul sito 8zampeontheroad.ch a dare il “là” a questa stupenda escursione, che ha superato di gran lunga ogni nostra aspettativa, complice indubbiamente la bella giornata di sole.

Ecco il nostro itinerario ad anello:

Verscio (275 m) – Prà du Mond – Madòna di Scalá – quota 387 m – Oratorio di Sant’Anna (487 m) – Monte Forcola (456 m) – Castelliere preistorico di Tegna (529 m) – Monte Forcola (456 m) – quota 537 m – Comoi – quota 723 m – Colma (794 m) – quota 700 m – Costa – Molinera – Streccia (623 m) – Frassineto (573 m) – Riei – quota 518 m – Zucchero – quota 387 m – Prà du Mond – Verscio (275 m)

A Verscio lasciamo l’auto nei pressi della stazione della Centovallina, in un grande parcheggio gratuito, riconoscibile per la presenza dei cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti.
Alle 8:45 ci mettiamo in cammino, il sentiero vero e proprio inizia alle spalle della vecchia scuola comunale, dietro la pizza del paese dedicata al Clown Dimitri, che a Verscio, è proprio il caso di dirlo, ha fatto scuola.
Il primo tratto sopra le case, in località Madòna di Scalá, assomiglia molto a una giungla tropicale, a farla da padrone sono infatti palme ed enormi canne di bambù…una roba mai vista! Mi vien subito da canticchiare “Welcome to the jungle” dei Guns N’ Roses.
Fin dal principio notiamo l’ottima fattura del sentiero che si presenta lastricato in pietra, largo e composto da un susseguirsi di scalini.
Passiamo davanti a due Cappelle e alla seconda, posta a quota 387m, seguiamo le indicazioni dei cartelli e i numerosi segni bianco-rossi, raggiungendo così la prima tappa sulla tabella di marcia: l’Oratorio di Sant’Anna. La chiesetta è purtroppo chiusa e non visitabile ma il magnifico panorama sulle Terre di Pedemonte è un buon motivo per passare di qui. Aldilà dell’edificio notiamo un’aera pic-nic con tavoli e fontana davvero accogliente. Per noi l’ora di pranzo è ancora lontana, dunque proseguiamo in direzione delle rovine del Castelliere.
Il sentiero ci porta sopra Tegna con un traverso in leggera discesa, poi però riprendiamo a salire. Da ca. quota 370m costeggiamo un riale (talmente piccolo da non essere nemmeno indicato sulla Carta Nazionale) in secca camminando su un muraglione che funge in questo caso sia da argine che da sentiero. In località Monte Forcola osserviamo alcuni rustici e una seconda area pic-nic con diversi tavoli costruiti, si presume, utilizzando le pietre del luogo.
Andiamo a destra e in una decina di minuti raggiungiamo le rovine del Castelliere preistorico di Tegna. In loco vi sono numerosi pannelli che spiegano le particolarità del luogo. Si legge inoltre che gli ultimi lavori di restauro si sono conclusi nel 2018.
Purtroppo non sono molti i resti arrivati sino ai giorni nostri, oltre a un antico pozzo, si possono osservare le mura perimetrali di quello che un tempo era l’edifico principale del sito e quelle della torre di avvistamento, costruita nella parte più elevata dell’area.
Prima di salire ai resti della torre, seguiamo l’indicazione di un cartello che dice “punto panoramico”…eh beh il cartello non mente! Il panorama è davvero grandioso sia in direzione delle Terre di Pedemonte, sia verso la foce del fiume Maggia e il Lago Maggiore.
Dai resti della “torre” invece la vista spazia anche sulla bassa Valle Maggia, sottolineando così l’importanza strategica di questo luogo storico.
La salita fin qui ci ha preso 1h 15 minuti, è ora di proseguire.
Scendiamo nuovamente alle cascine di Forcola e aldilà dell’area pic-nic, imbocchiamo il sentiero, anch’esso ben segnalato, che si alza ripido in direzione della Colma.
La salita avviene attraverso un boschetto di giovani betulle, le piante sfoggiano ormai le prime foglie della stagione che si presentano di un colore verde brillante. Quel verdino fluo che annuncia l’inizio della primavera e sottolinea il risveglio della natura e il ritorno alla vita. Grazie al cielo azzurro sullo sfondo, il colpo d’occhio è a dir poco meraviglioso.
Mentre saliamo troviamo alcuni punti panoramici affacciati sulla bassa Valle Maggia, in particolare si vedono i paesi di Avegno e Gordevio. A picco sotto di noi notiamo anche il famoso pozzo di Avegno, un luogo che in estate, parlo per esperienza personale, assomiglia molto a Rimini.
Dopo 50 minuti raggiungiamo la Colma, sulla cui cima è costruito un monumento religioso in pietra, a forma cilindrica, decorato da tre dipinti che ritraggono i Santi patroni delle chiese di Tegna, Verscio e Cavigliano. Riporta la data 2000, si tratta quindi di un’opera piuttosto recente. Protagonista indiscusso da quassù è comunque l’incredibile panorama che abbraccia la vallata sottostante da Intragna sino al Lago Maggiore, stupendo davvero.
Dopo la pausa pic-nic ci rimettiamo in marcia seguendo le indicazioni per Streccia, si tratta di un monte che però è anche un valico da cui è possibile raggiungere sia la Valle Maggia che Verscio. Il sentiero è sempre evidente e scendendo transitiamo dai monti di Costa, dove non passa inosservata un’orrenda costruzione in mattoni rossi lasciata a metà…un vero e proprio “ecomostro”! Arrivati alle cascine di Streccia, edificate tra grossi massi franati dalla montagna, abbiamo come un “déjà-vu” di Valle Bavona, sensazione che non ci abbandona nemmeno durante la discesa lungo la valletta del Ri da Riei.
Costeggiando il torrente ammiriamo belle pozze d’acqua e attraversiamo alcuni ponti in pietra di ottima fattura. È proprio bello questo sentiero.
Al bivio con la Cappella di quota 387m ci ricongiungiamo al sentiero della mattina e percorrendolo a ritroso torniamo a Verscio.
Beh l’avrete capito, questa semplice gita ci è piaciuta un sacco e non possiamo che consigliarla a tutti. Siamo certi che non rimarrete delusi.
L’unica segnalazione che ci sentiamo di fare riguarda le felci. Abbiamo visto molte di queste piante infestanti accanto al sentiero, al momento sono ancora secche ma in estate potrebbero rivelarsi un problema, infatti per chi ancora non lo sapesse, dove crescono le felci vi sono anche le zecche.

(scritto da: Ale)

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