Cima di Gana Bianca (2’843 m)

Data: 26 settembre 2014
Partenza: Svizzera, Ticino, Valle di Blenio, Val Malvaglia, Cusiè
Difficoltà: T3+
Dislivello: 1159 m
Lunghezza: 11.4 km
Tempi (soste comprese): 3h 30min. (salita) + 2h 40min. (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Le previsioni meteo hanno ribadito più volte che oggi sarà “ben soleggiato” (parole da ricordare) e dunque prendiamo una giornata di vacanza per toglierci un altro sassolino dalla scarpa che è lì ormai dal 20 settembre 2008, quando a pochi metri dalla Cima di Gana Bianca, la neve ci costrinse a rinunciare.

Ecco il nostro itinerario odierno:

Parcheggio Foppa (1707 m) – Alpe di Sceru (2005 m) – Bolle di Pino – quota 2308 m – Gane di Terra Rossa – Cima di Gana Bianca (2842 m)

Partiamo da Foppa dove c’è un ampio parcheggio pensato soprattutto per gli escursionisti diretti alla Capanna Quarnei, il primo tratto del percorso lo conosciamo bene, si tratta di salire nel bosco di larici fino alla bellissima Alpe di Sceru.
Dall’alpe proseguiamo verso nord sempre seguendo il sentiero segnalato che si alza lentamente, attraversiamo la zona chiamata Bolle di Pino e manchiamo, come già successo nel 2008, la deviazione mal indicata per la Cima di Gana Bianca, quindi prima di trovarci in discesa verso il Laghetto dei Corti decidiamo di abbandonare il sentiero per iniziare a salire in direzione della nostra meta.
Poco più su incappiamo per caso in un sasso che porta uno sbiaditissimo segno bianco-rosso-bianco, così la via da seguire diventa più chiara. Arrivati nelle Gane di Terra Rossa i segni diventano esclusivamente blu mentre il terreno si fa più ripido e soprattutto franoso sotto i nostri piedi. Fortunatamente non vi sono zone esposte e dunque l’unica difficoltà sta nel non scivolare sui molti sassi poco stabili che si incontrano cammin facendo.
Far partire involontariamente qualche pietra qui è cosa fin troppo facile, considerati i trascorsi, il fatto di essere gli unici sul sentiero mi tranquillizza parecchio!
Dopo tre ore e mezza di marcia e meno difficoltà di quante immaginate, raggiungiamo con soddisfazione la Cima di Gana Bianca e la sua croce di legno addobbata con gamella per custodire il libro di vetta.
Il panorama è stupendo soprattutto in direzione dell’Adula, così vicina che sembra quasi di poterla toccare! Purtroppo però il “ben soleggiato” del Piernando è andato a farsi benedire e in particolar modo verso sud le nuvole ci rovinano la vista! In quanto a panorami la giornata del 20.09.2008 ci avrebbe sicuramente dato di più, ma accontentiamoci! Mentre salivamo ho anche avuto il dubbio che una volta in vetta ci saremmo trovati immersi nella nebbia più totale, così non è…sospiro di sollievo!
Mangiamo, foto-foto-foto, poi è già ora di scendere 🙁
Ci affidiamo nuovamente ai segni blu finché siamo fuori dalle Gane di Terra Rossa e poi, senza più seguire i segni bianco-rossi sbiaditi che ci porterebbero inutilmente a nord, ci abbassiamo puntando in direzione dell’Alpe di Sceru, ritrovato il sentiero ufficiale lo seguiamo senza problemi fino al parcheggio di Foppa.

Bellissima cima e stupenda escursione in ambiente selvaggio che ci ha permesso tra le altre cose di osservare un gruppo di camosci scampati alla caccia.
L’estate è stata molto deludente ma di questo inizio d’autunno non ci possiamo proprio lamentare!

(scritto da: Ale)