Cima del Simano + Rifugio Lavill + Capanna Alpe di Prou

Data: 19 luglio 2021
Partenza: Svizzera, Ticino, Valle di Blenio, Valle Malvaglia, Cascina di Dagro
Difficoltà: T3
Dislivello: 1269 m
Lunghezza: 13 km
Tempi (soste comprese): 3h 10min. (salita) + 3h 15min. (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Oggi torniamo sulla Cima del Simano, panoramicissima vetta bleniese da noi raggiunta la prima volta in maggio 2007. Da allora è trascorso un sacco di tempo e alcune cose sono cambiate.
In primis facciamo notare che la strada della Val Malvaglia, dalla fine del lago in avanti, è diventata accessibile contro pagamento di un pedaggio giornaliero di CHF 5.00 a vettura. Non c’è nessuna barriera, ma di fianco alla strada, dopo aver superato il bacino si trova la macchinetta automatica dove saldare il dovuto.
Seconda novità è il Rifugio Lavill di proprietà del Patriziato di Dongio, ai tempi c’era solo la vecchia costruzione dell’alpe che però è stata ristrutturata negli ultimi anni ed è ora accessibile su riservazione.
Il punto di partenza della gita è Cascina di Dagro, non ricordavamo che la strada per arrivarci fosse tanto lunga, stretta, scomoda e in parte sterrata, ma col senno di poi sarebbe stato meglio e certamente più veloce salire a Dagro con la filovia da Malvaglia.

Ecco qui l’itinerario:

Cascina di Dagro (1621 m) – Bosco della Cascina – quota 1852 m – quota 1881 m – quota 1965 m – Rifugio Lavill (2021 m) – quota 2196 m – Alpe Pièi (2213 m) – Cima del Simano (2579 m) – Alpe Pièi (2213 m) – quota 2196 m – Rifugio Lavill (2021 m) – Stabiói (2021 m) – Capanna Alpe di Prou (2013 m) – Cascina di Dagro (1621 m)

Per arrivare all’Alpe Lavill vi sono due possibilità: salire passando dalla Capanna Alpe di Prou (come avevamo fatto nel 2007) o prendere il sentiero che si mantiene più basso.
Per diversificare il percorso decidiamo di salire da quest’ultimo e scendere nel pomeriggio passando dalla capanna. I sentieri sono ben segnalati in bianco-rosso e si inoltrano nella pineta alle spalle degli ultimi rustici di Cascina di Dagro, un monte stupendo con delle cascine super curate, osservandole è inevitabile provare una certa invidia.
All’andata dobbiamo inaspettatamente fare i conti con diversi passaggi strettini ed esposti su terreno bagnato e di conseguenza scivoloso, nulla di estremo ma queste condizioni ci invoglieranno ancor più a prediligere la discesa via Capanna Prou, di fatto un pochino più lunga ma anche più semplice. Dopo aver guadato anche un paio di riali ingrossati dalle forti piogge dell’ultimo periodo, arriviamo comunque indenni all’Alpe di Lavill dove, come già anticipato, troviamo il bel Rifugio. La zona notte che mette a disposizione una decina di posti letto è chiusa e accessibile solo su riservazione, mentre lo stabile adibito a refettorio è aperto e visionabile.
È un bellissimo luogo, il rifugio sorge su un terrazzo naturale affacciato sulla Val di Blenio e da qui la vista frontale sull’imponente Cima del Simano è davvero magnifica.
La giornata è molto calda e ne approfittiamo per bere e rinfrescarci alla fontana presente in loco.
La salita prosegue poi a ridosso delle pareti rocciose occidentali della Cima di Gana Rossa lungo una traccia piuttosto evidente, sebbene i segni ufficiali di demarcazione risultino un po’sbiaditi e richiederebbero una ripassata di vernice.
Il sentiero non si può definire esposto ma l’inclinazione del pendio potrebbe creare qualche fastidio ai più intolleranti al vuoto. Superata l’Alpe Pièi i pascoli lasciano infine spazio a un’estesa pietraia (che in realtà ricordavamo molto più pietrosa di così), da qui in poi, a segnalare la via per la vetta si aggiungono una lunga serie di ometti in pietra facilmente individuabili.
Arriviamo in cima dopo 3h 10’ di salita, stanchi ma super soddisfatti della nostra conquista.
Sulla Cima del Simano, come 14 anni fa, troviamo una grande croce metallica e un apparecchio di misurazione meteo.
La sua posizione geografica la rende una delle vette più panoramiche dell’intera Val di Blenio e siamo davvero stupiti che negli anni non sia mai “esplosa” come destinazione escursionistica.
La giornata di tempo splendido rende la vista a dir poco fantastica, sebbene guastata da un po’ di foschia provocata dal caldo torrido degli ultimi giorni. Da quassù riconosciamo molte delle cime bleniesi raggiunte negli scorsi anni e ovunque posiamo lo sguardo, ci tornano alla mente dei bellissimi ricordi. La salita (dopo due settimane di vacanza a suon di pasti da 2000kcal a botta!) devo ammettere che mi ha un po’ stremata e quindi ci concediamo una lunga pausa.
A malincuore però arriva come sempre il momento di tornare a valle e dopo aver dato un ultimo sguardo al panorama, ci rimettiamo in marcia scendendo di nuovo a Lavill per lo stesso itinerario. Giunti al Rifugio facciamo una pausa per rinfrescarci alla fontana e poi ripartiamo in direzione della Capanna Alpe di Prou. Il sentiero di rientro è ben segnalato, panoramico e non presenta alcuna difficoltà, così senza problemi arriviamo in capanna dove entriamo un momento per fuggire dai raggi del sole che oggi ci stanno arrostendo a puntino. La discesa verso Cascina di Dagro avviene sempre su sentiero marcato alla perfezione e soprattutto all’ombra della pineta, un sollievo! Arriviamo alla nostra auto dopo 3h 15’ di discesa totale, stanchi, con i piedi un po’ammaccati, ma davvero soddisfatti della cima super panoramica raggiunta.

Ricapitolando:

  1. Se non vi sentite i “Lewis Hamilton” della situazione e non amate le strade luuuunghe, strette e scomode, prendete la Filovia da Malvaglia e salite con quella a Dagro. Dovrete superare circa 200 metri di dislivello in più ma partirete di certo più rilassati. 
  2. Se decidete comunque di farvela in auto ricordate di pagare il pedaggio di CHF 5.00/giorno per vettura alla macchinetta situata dopo la fine del bacino di Val Malvaglia.
  3. Se soffrite di vertigini, evitate il nostro sentiero di salita a Lavill, prediligendo sia all’andata che al ritorno quello via Alpe di Prou. 
  4. Last but not least…se siete amanti dei super-panorami, fatevi un regalo e salite alla Cima del Simano, non rimarrete delusi! 

(scritto da: Ale)

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