Data: | 30 giugno 2018 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Valle di Blenio, Valle Pontirone, Alpe di Cava |
Difficoltà: | T3 |
Dislivello: | 953 m |
Lunghezza: | 9.4 km |
Tempi (soste comprese): | 1h (Rif. Alpe di Lago) + 50min. (Rif. Dros) + 50min. (Rif. Alpe Chierisgeu) + 2h 40min. (ritorno) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Dopo una settimana di relax interrompiamo la “sdraio-routine” per compiere una gita tra la Val Pontirone e quella di Santa Petronilla.
Meta principale della nostra escursione sarà il nuovo rifugio all’Alpe di Chierisgéu inaugurato la scorsa estate.
Con l’auto saliamo quindi fino all’Alpe di Cava, punto di partenza della gita.
Questo l’itinerario:
Alpe di Cava (2005 m) – Capanna Cava (2066 m) – Forcarella di Lago (2256 m) – Rifugio Alpe di Lago (2122 m) – Lago della Froda (2089 m) – Rifugio Alpe di Dros – quota 1995 m – Rifugio Alpe di Chierisgéu (1773 m) – quota 1995 m – Lago della Froda (2089 m) – Rifugio Alpe di Lago (2122 m) – Forcarella di Lago (2256 m) – Capanna Cava (2066 m) – Alpe di Cava (2005 m)
Passando dalla Capanna Cava e seguendo il facile sentiero segnalato raggiungiamo in poco più di mezz’ora la Forcarella di Lago che mette in comunicazione le due valli citate pocanzi.
La discesa sull’Alpe di Lago e l’omonimo specchio d’acqua si svolge sempre su sentiero marcato ma molto ripido e da percorrere con attenzione.
Ad un’ora dalla partenza raggiungiamo il Rifugio Alpe di Lago nel quale entriamo a dare una veloce occhiata. La struttura, che sorge in posizione privilegiata accanto allo stupendo lago (anche detto Lago della Froda), è di proprietà del Patriziato di Biasca ed è sempre aperta. Spartano ma non troppo, al suo interno non manca nulla, dotato di cucina a gas, tavolo, sedie, camino e letti con materassi.
Il lago a quest’ora è ancora parzialmente in ombra e decidiamo di proseguire rimandando al pomeriggio il reportage fotografico. In leggera e costante discesa transitiamo sotto le Ganne del Masnàn e raggiungiamo un secondo piccolo rifugio, si tratta del Rifugio Alpe di Dros ancora in fase di ristrutturazione, al momento infatti è stata sistemata solo la parte esterna, principalmente il tetto in piode. Scattiamo alcune foto e ripartiamo, per tornare sul sentiero che va all’Alpe di Chierisgéu dobbiamo risalire circa 150 metri, poi la traversata riprende e più avanti ci tocca scendere di nuovo, oggi è tutto un su e giù! Prima di arrivare alla meta ci imbattiamo pure in un bel esemplare di vipera!
A quasi tre ore dalla partenza raggiungiamo finalmente l’Alpe e il Rifugio Chierisgéu. L’alpeggio è situato su un terrazzo panoramico affacciato su Biasca e Leventina e la vista da qui è proprio bella. La struttura è stata ristruttuata in modo impeccabile e sia la zona notte che il refettorio sembrano molto accoglienti. Siamo quasi dispiaciuti di non poterci fermare fino a domani. Anche volendo al rifugio non è ancora stata aperta l’acqua quindi sarebbe un po’ scomodo. Ci accomodiamo quindi all’enorme tavolo in legno esterno e facciamo pic-nic in completa solitudine assaporando si i panini ma anche e soprattutto il silenzio. Che pace! A malincuore ci tocca riprendere il cammino e lasciare questo bel posto. Il ritorno avviene seguendo lo stesso sentiero, senza più passare dal Rifugio Dros. Breve tappa per fotografare lo stupendo laghetto anche se nel pomeriggio girano parecchie nuvole e il sole gioca a nascondino. Segue l’ultima salita di giornata, dopo 150 ripidissimi metri siamo nuovamente alla Forcarella di Lago, scendiamo infine alla Capanna e all’Alpe Cava dove recuperiamo l’auto.
Bellissima escursione alla scoperta di luoghi indubbiamente poco frequentati e di un nuovo bel rifugio.
(scritto da: Ale)