Capanna Garzonera (1’973 m)

Data: 4 aprile 2009
Partenza: Svizzera, Ticino, Valle Leventina, Nante
Difficoltà: WT3
Dislivello: 727 m
Lunghezza: 11.9 km
Tempi (soste comprese): 3h (salita) + 2h (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

Sabato avventurosa gita in alta Leventina, bellissima giornata con meta la Capanna Garzonera di proprietà della SAT Ritom.
Questa destinazione era nei nostri programmi già da un po’ ma a causa dell’alto pericolo valanghe l’abbiamo sempre rimandata.
Per raggiungere la capanna siamo partiti dal paesino di Nante 1’423m e subito ci siamo resi conto della gran quantità di neve che avremmo incontrato lungo il percorso.
Il primo tratto di sentiero semi-pianeggiante si sviluppa per quasi 2,5 km su di una stradina  (in inverno battuta dalle motoslitte) che va in direzione di Giof, la si deve seguire passando dalla località di Ressiga dove si trova un piccolo bacino per il raccoglimento delle acque; si prosegue poi per un breve tratto in lieve discesa fino ad attraversare il ponte a quota 1’464m dove è posizionato un cartello indicatore. Quest’ultimo ci informa che per raggiungere la capanna ci vorranno ancora 90 minuti ma con la neve a rallentare il nostro cammino ci rendiamo conto che l’ascesa sarà di sicuro più lunga…prevediamo almeno 2 ore.
Dal ponte inizia la vera salita, passando dalla zona denominata Cassinascia raggiungiamo la quota 1613m ed in seguito la bella radura del Pian Taiöi a 1668m, non prima di aver scrutato con qualche dubbio le slavine scese nella valletta dove scorre il riale Calcascia.
La neve molto compatta ci permette di raggiungere il Pian Taiöi senza indossare le racchette.
Dal Pian Taiöi si dovrebbe poi raggiungere la capanna seguendo la stradina che sale verso quota 1798m, questo itinerario però taglia un pendio molto ripido e soggetto a scoscendimenti. Proviamo a seguirlo per un breve tratto ma ci imbattiamo quasi immediatamente in slavine già cadute e considerata la forte pendenza del terreno decidiamo di tornare indietro per studiarci un itinerario più sicuro. Ritornati al Pian Taiöi Mauro analizza la cartina per decidere il da farsi. Attraversato il ponticello di legno iniziamo così a salire verso il bosco utilizzando il classico metodo “a fonfa”, passando tra le piante dove il terreno ci sembra meno ripido. Qua e là scorgiamo nella neve delle lievi tracce di altri racchettari che probabilmente nei giorni precedenti hanno avuto la nostra stessa idea.
Dopo una salita piuttosto faticosa di circa 300m (praticamente siam passati su dritti) sbuchiamo come previsto nei bei pascoli innevati dell’Alpe di Prato dove giace la Capanna Garzonera! Evviva ce l’abbiamo fatta…ma che fatica! Tirando le somme ci sono volute circa 3 ore per raggiungere la nostra meta comprese le pause ed i vari cambiamenti di percorso. Ne è davvero valsa la pena…che spettacolo tutta quella neve, la capanna quasi sommersa, le belle cime tutte attorno ed un panorama fantastico!
Dopo tanta fatica i panini sono più che meritati, peccato non sia rimasta nemmeno una birra in capanna. Oggi siamo gli unici visitatori…che pace e che silenzio, è tutto così tranquillo che ci addormentiamo al sole in mezzo alla neve! Totale relax…
Verso le 13:30 decidiamo che è ora di ripartire verso Nante, meglio evitare che la neve diventi troppo molle. Seguendo le nostre tracce di salita riscendiamo al Pian Taiöi e facendo qualche piccola deviazione raggiungiamo di nuovo Nante e la nostra auto in circa 2 ore.
Questa è stata forse una delle gite in racchette più impegnativa che abbiam fatto finora ma anche una delle più belle. Durante la bella stagione è un’escursione adatta a tutti mentre in inverno consiglio di affrontarla con una certa attenzione.

Questo è stato il nostro itinerario:

Arbedo (274 m) – quota 664 m – Aragno (728 m) – quota 918 m – Monti di Loga (1192 m)

(scritto da: Ale)