Data: | 12 gennaio 2009 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Valle di Blenio, Campo Blenio |
Difficoltà: | WT2 |
Dislivello: | 676 m |
Lunghezza: | 9.7 km |
Tempi (soste comprese): | 2h 30min. (salita) + 1h 45min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Lunedì ci siamo concessi una giornata di vacanza ed approfittando del bel tempo abbiamo deciso di fare una racchettata. Tanto per cambiare ci siamo recati nuovamente in Val di Blenio…ormai conosciamo la strada a memoria! Ci sarà pur un motivo se siam sempre da queste parti, la valle offre diversi luoghi sicuri e zone incantevoli dove praticare l’escursionismo invernale.
Questa volta siamo partiti dal paese di Campo Blenio ponendoci come meta la Capanna Bovarina di proprietà dell’UTOE Bellinzona.
La Capanna Bovarina si trova a 1870m di quota ed è sempre aperta, considerata la grande quantità di tracce sul sentiero direi che è visitata di frequente pure di questi periodi. Nella bella stagione è punto di partenza di diverse escursioni, la più semplice è probabilmente quella che porta sulle sponde del bellissimo Lago Retico. Molto conosciuto è il Sentiero degli Stambecchi, un itinerario alpino che permette il collegamento con la Capanna Scaletta nella regione della Greina.
È inoltre possibile raggiungere la Capanna Dötra passando dal Passo Cantonill.
Ma torniamo alla nostra gita…lasciata l’auto nel parcheggio in centro al paese di fronte alla Casa Cristallina siamo partiti con sacco e racchette in spalla. Il primo tratto del percorso si svolgeva infatti sulla strada carrozzabile che in estate è percorribile comodamente in automobile fino all’Alpe Pradasca.
Nel periodo invernale è chiusa ma le solite motoslitte hanno provveduto a schiacciare la neve e così la salita si è fatta meno impegnativa.
Abbiamo seguito la strada tagliando a volte per i prati fino ad attraversare il ponte sul Fiume d’Orsaira, dopodiché ci è toccato indossare le racchette perché da quel punto iniziava il vero sentiero che attraverso un bosco di larici ci ha portato fino alle belle cascine di Ronco di Gualdo a quota 1573m.
Gli ultimi 300m di dislivello che separano il monte dalla capanna sono piuttosto ripidi, si sale attraverso il bosco ed inizialmente bisogna attraversare un piccolo ponte di legno, con le racchette ai piedi il passaggio non è stato così semplice come inizialmente poteva sembrare. Superato il ponticello è iniziata la vera salita che in breve ci ha portati fino alla Capanna Bovarina.
La struttura era aperta e così siamo entrati nel locale refettorio per pranzare visto che fuori faceva freschino e tirava un venticello gelido. Essendo lunedì non abbiamo incontrato proprio nessuno ma leggendo il libro delle visite abbiamo visto che nel week-end c’era passata molta gente.
Dalla Capanna Bovarina si ha un bel panorama verso la diga del Lago di Luzzone, in primo piano spuntava il Pizzo Pianca mentre verso Campo Blenio il bellissimo Sosto e poi ancora il Piz Terri, il Torrone di Nav, Punta di Val Scaradra, Grauhorn e l’immancabile Reinwaldhorn.
Bellissima giornata anche se nella zona della capanna arriva poco sole di questi periodi, gran parte della salita e praticamente tutta la discesa ce la siamo fatta all’ombra.
Per l’andata ci sono volute 2h30min di cammino comprese le soste e la piccola deviazione (non intenzionale) verso Orsaira di Fuori che però ci ha permesso di ammirare una strana formazione di ghiaccio in una fontana.
Ad Orsaira abbiamo sbagliato strada dirigendoci per l’appunto verso le cascine di Orsaira di Fuori, tutto ciò perché c’erano dei cartelli che segnalavano un “sentiero per racchette” che contrariamente a quanto avevamo pensato non conduceva in capanna! Dando un’occhiata alla cartina ci siamo subito accorti dell’errore e siam tornati sulla retta via che in questo caso corrispondeva alla strada per l’Alpe Pradasca.
Questo è stato il nostro itinerario:
Campo Blenio (1216 m) – Calcarida (1378 m) – Orsaira (1454 m) – Ronco di Gualdo (1573 m) – Capanna Bovarina (1870 m)
(scritto da: Ale)