Data: | 17 maggio 2012 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Valle Maggia, Gordevio |
Difficoltà: | T2 |
Dislivello: | 1468 m |
Lunghezza: | 12 km |
Tempi (soste comprese): | 3h 30min. (salita) + 2h 45min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Dopo numerose gite “soft” è il caso di rimettersi in forma in vista della stagione estiva, decidiamo dunque di fare un po’di allenamento affrontando la lunga salita fino alla Capanna Alpe Nimi in Vallemaggia. Partiamo dalla fazione di Brié a Gordevio, il cartello in loco indica 4h 10 minuti per la capanna.
Itinerario seguito sia all’andata che al ritorno:
Gordevio Brié (343 m) – Archeggio (720 m) – Boschetto (881 m) – Cappellona (1050 m) – Malai (1140 m) – Brunescio (1311 m) – quota 1457 – Faedo di Brunescio – Capanna Alpe Nimi (1718 m)
Il tracciato è marcato alla perfezione, cartelli e marche bianco-rosse non mancano.
Le difficoltà sono quasi inesistenti , l’unico punto che richiede una maggiore concentrazione è quello che si affronta dal bivio per il Passo d’Orgnana a quota 1457 metri, da lì infatti si segue un lungo traverso nel Faedo di Brunescio, il terreno è molto ripido ed il sentiero poco largo, con tutto il fogliame a terra inoltre non si capisce bene dove finisce il suolo e dove inizia il vuoto, comunque niente di complicato, basta procedere con attenzione.
La caratteristica principale di questo sentiero sono i numerosi scalini in pietra, una costante nei primi 700 metri di salita da Gordevio Brié (343 m) a Cappellona (1050 m), un lavoro ammirevole anche se le mie ginocchia non sono dello stesso parere…che dolore!
L’Alpe Nimi dove sorge l’omonima capanna è un luogo incantevole che offre un bel panorama su parte della Vallemaggia e sulla porzione italiana del Lago Maggiore oltre che su molte cime compreso il Monte Rosa.
La Capanna Alpe Nimi è di proprietà del Patriziato di Maggia , offre alloggio a 16 persone e credo sia sempre aperta. La capanna si trova inoltre sulla VAVM – Via Alta Vallemaggia ed è un punto di sosta per coloro che la percorrono.
Tralascio le considerazioni personali sulla struttura, diciamo solo che l’ho trovata “disordinata”!
In loco vi sono dei grotti, un tempo forse usati per la conservazione di alimenti sono oggi utilizzati dalle capre quale riparo o almeno così sembrerebbe vista la quantità di “ricordini” trovati!
Sarebbe stato bello salire fino al Passo di Nimi e magari anche alla cima ma purtroppo non avevamo ne il tempo ne le forze per farlo, così dopo 90 minuti di sosta siamo tornati a valle.
Lungo la gradinata in pietra siamo incappati in tre serpi impegnati a fare bagni di sole, gli esemplari visti erano tutti “scorson” che in italiano dovrebbero corrispondere al Biacco (Coluber viridiflavus), non velenoso.
Tirando le somme posso dire che nonostante la struttura della capanna non mi abbia pienamente soddisfatta, la gita nell’insieme mi è piaciuta molto e ne abbiamo approfittato per fare un po’di allenamento (il mal di gambe persiste ancora!).
(scritto da: Ale)