Camoghè (2’228 m)

Data: 18 ottobre 2009
Partenza: Svizzera, Ticino, Luganese, Valle d’Isone, Val Serdena, Alpe di Serdena
Difficoltà: T2
Dislivello: 810 m
Lunghezza: 7.4 km
Tempi (soste comprese): 2h (salita) + 1h 15min. (discesa)
Tragitto e profilo: vai alla cartina su SvizzeraMobile

L’abbiamo visto, rivisto, ammirato e fotografato non so quante volte…il Camoghè era da salire ma (c’è sempre un MA)…ma nella giornata giusta (sole, poche nuvole, niente foschia). Finalmente è arrivata!
Il Camoghè con i suoi 2’227.9 m.s.m. è la montagna più alta delle Prealpi Ticinesi e la si vede spuntare un po’da ogni dove, noi l’abbiamo notata innumerevoli volte durante le nostre gite. Visto che ce lo si trova spesso davanti è ovvio immaginare che di rimando il Camoghè sia una montagna estremamente panoramica…e lo è!

Domenica dopo aver valutato la situazione meteo abbiamo deciso di tentare la sorte, alle 10:15 ci siamo messi in auto e un’ora dopo c’incamminavamo dall’Alpe di Serdena verso l’ambita meta.
Giornata splendida…cielo blu, tanto sole ma pure un fortissimo vento che in effetti ci ha rotto le scatole per l’intera escursione, soprattutto durante la breve permanenza in vetta.
La via di salita al Camoghè dall’Alpe di Serdena è la più breve e probabilmente anche la più facile, il percorso è marcato in bianco-rosso-bianco (difficoltà T2).
Il sentiero sale non troppo ripido tra i pascoli e porta alla pianeggiante radura di Corte Lagoni, luogo dal quale si ha già una buona vista panoramica, in lontananza si riescono a scorgere gli inconfondibili giganti vallesani.
Da Corte Lagoni, dove si trova pure un cartello indicatore, la salita prosegue verso sinistra in direzione della Bocchetta di Revolte posizionata 100 metri più in alto. Gli ultimi 250 metri da superare per raggiungere la cima del Camoghè sono piuttosto ripidi ma senza difficoltà tecniche. Poco prima della vetta si trovano i resti di una capanna costruita dall’esercito durante la guerra 1914-1918. Negli anni dal 1945 al 1972 il CAS Ticino ne ha avuto l’usufrutto. Nell’agosto del 1984 la costruzione è stata divorata dalle fiamme e ciò che ne è rimasto si vede tuttora. Accanto alle vecchie mura della capanna è stata eretta una cappella commemorativa, in questo punto si trova pure un cartello indicatore e il libro di “vetta” per le firme.
Già durante la salita il vento ci ha dato parecchio fastidio ma arrivati in vetta non c’è più stata storia, era così freddo che mi stavano gelando le dita delle mani nonostante indossassi i guanti! Brrr… 🙁
Dal Camoghè bellissimo panorama sul Bellinzonese, la Mesolcina (GR), il Piano di Magadino, il Lago Maggiore, il Lago Ceresio, quello di Como e innumerevoli vette vicine e lontane. Non mi dilungherò su quanto visto, penso che in questo caso le foto parlino da sole!
Dopo aver concesso a Mauro il tempo necessario per fare le sue zooomate, ci siamo rimessi in marcia per tornare all’Alpe di Serdena. Faceva troppo freddo!!! Talmente freddo che avevamo le ditine congelate e firmare il libro è stata una vera impresa! Discesa per la stessa via di salita con sosta a Corte Lagoni per fotografare una pozza ghiacciaita. Durante la gita ne abbiamo visto parecchio di ghiaccio, sia sul sentiero che dentro e accanto al riale.
Il Camoghè meritava proprio di essere visitato, bellissima gita e stupendi panorami!

NOTA:
La Val Serdena è zona militare, in settimana prima di partire è necessario informarsi in merito ad eventuali esercitazioni. Nei fine settimana la sbarra dovrebbe essere aperta e la zona priva di pericoli.

Questo è stato il nostro itinerario:

Alpe di Serdena (1447 m) – Corte Lagoni (1880 m) – Bocchetta di Revolte (1981 m) – Camoghè (2228 m)

(scritto da: Ale)

« 1 di 2 »