Data: | 9 agosto 2021 |
Partenza: | Svizzera, Vallese, Val d’Entremont, Bourg St Pierre, Cordonne |
Difficoltà: | T2 |
Dislivello: | 902 m |
Lunghezza: | 11.6 km |
Tempi (soste comprese): | 2h 45min. (salita) + 2h 25min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Oh caspita…è passato quasi un mese dalla nostra ultima escursione!
La pioggia di luglio ci ha tenuti lontani dalle nostre amate montagne e nel frattempo anche il discreto allenamento accumulato tra inverno e primavera è andato a farsi benedire. MALE!
È per questo che ci girano un po’le scatole quando di punto in bianco salta fuori una presunta settimana di bel tempo. Prendiamo comunque quattro giorni di vacanza e partiamo per il Vallese sapendo che i nostri limiti fisici non ci consentiranno di sfruttare proprio al massimo il tempo a disposizione, ma visto il “mood” dell’estate meglio approfittarne subito!
La prima meta che vogliamo raggiungere è la Cabane du Vélan, moderna struttura dalle forme accattivanti di proprietà della Sezione Ginevrina del Club Alpino Svizzero.
Sorge nella regione del Gran San Bernardo, sulla morena glaciale ai piedi del versante settentrionale del Mont Vélan.
È una zona che conosciamo poco e siamo felici di poterla finalmente esplorare.
Di solito, o comunque nella stramaggioranza dei casi, gli itinerari escursionistici che raggiungono le capanne alpine in Svizzera sono comodi e ben segnalati.
Il sentiero che porta alla Cabane du Vélan non fa eccezione e l’intero percorso, marcato nei classici colori bianco-rosso, è classificabile con difficoltà T2.
Eccolo qui nel dettaglio:
quota 1’761 m – Cordonne (1840 m) – quota 1942 m – Le Plan de Botse – quota 2029 m – quota 2141 m – quota 2151 m – quota 2260 m – quota 2532 m – Cabane du Vélan (2638 m)
Il punto di partenza per chi viaggia con i mezzi pubblici è il paesino di Bourg-St-Pierre, mentre chi si sposta in auto può salire fino al parcheggio in località Cordonne e guadagnare così qualche metro di dislivello, beh a dirla tutta circa 200 metri dislivello che non è proprio poco.
Noi incerti sulle condizioni finali della strada lasciamo l’auto al curvone di quota 1’761m, constatando in seguito che volendo si potrebbe salire fino a quota 1’840m.
La gita non presenta difficoltà e il sentiero porta, passo dopo passo, a risalire la bellissima Valsorey. Un’ampia vallata verdeggiante solcata dal Torrent du Valsorey, che si costeggia sul lato orografico destro fino a quota 2’151m, da lì un ponticello consente poi di portarsi sulla sponda opposta dove si rimane fino al raggiungimento della capanna.
L’ultimo tratto di salita è tra i sassi ma risulta comunque semplice.
Noi arriviamo affamati alla meta dopo 2h 45 minuti di facile cammino.
La capanna è talmente moderna da sembrare quasi un’astronave, l’attuale struttura edificata tra il 1992 e il 1993 è stata progettata dall’Arch. Michel Troillet ed è andata a rimpiazzare quella precedente distrutta da un incendio nel 1991.
Dal terrazzo lo sguardo viene calamitato dalla bellissima sagoma del Combin de Valsorey che svetta fiero sopra l’omonima Cabane de Valsorey, raggiungibile seguendo inizialmente lo stesso sentiero da noi percorso e deviando al bivio di quota 2’141m. Il Mont Vélan si alza invece alle nostre spalle, dominando la vallata dai suoi 3’722m di altezza.
Dopo esserci pappati due ottime omelette con tutte le aggiunte del caso, torniamo a valle seguendo lo stesso itinerario di salita.
La nostra prima escursione vallesana si conclude con soddisfazione dopo 2h 25 minuti di discesa.
(scritto da: Ale)