Data: | 27 agosto 2021 |
Partenza: | Svizzera, Ticino, Valle di Blenio, Valle Pontirone, Fontana |
Difficoltà: | T3 |
Dislivello: | 1049 m |
Lunghezza: | 7.5 km |
Tempi (soste comprese): | 2h 45min. (salita) + 2h 10min. (discesa) |
Tragitto e profilo: | vai alla cartina su SvizzeraMobile |
Siamo di nuovo in Val Pontirone e stavolta vogliamo raggiungere la finora inesplorata zona di Bòrsgen e l’omonima Bocchetta che mette in collegamento la “nostra” valle con la malvagliese Val Combra. Il punto di partenza della gita è Fontana.
Questo è l’itinerario:
Fontana (1349 m) – Tecc Neu (1419 m) – Mazzorign (1542 m) – Bosco di Mazzorino – Stabbiello (1857 m) – Alpe di Bòrsgen – Bocchetta di Bòrsgen (2221 m) – cimetta senza nome quota 2335 m
Osservando la carta topografica salta subito all’occhio che il sentiero è indicato solo fino a quota 1’857m, dove sorgono le due stalle, una crollata e l’altra ancora in piedi, presso l’Alpe di Stabbiello. Nonostante ciò anche il sentiero che arriva fin lassù non è un granché segnalato, però la traccia, che sale all’interno di una bellissima pineta, esiste ed è facilmente individuabile.
Infatti una volta superato il pittoresco nucleo di Mazzorino e proseguendo per alcune decine di metri sul sentiero che va in direzione di Biasagn, si incontra un cartello che segnala la presenza di “sentieri non ufficiali” e tra le destinazioni presenti in lista figura anche Stabbiello e la Bocchetta di Bòrsgen. Raggiunta la radura di Stabbiello la traccia si perde nel pascolo, entriamo quindi nel bosco sulla nostra destra e scopriamo un sentierino. Pochi istanti dopo usciamo dalla vegetazione e ci troviamo ai piedi di un ripido pendio di erba e rocce. Qui la traccia scompare nuovamente e saliamo cercando di evitare le pendenze maggiori. Per caso, dopo pochi metri, ci imbattiamo in un ennesimo sentierino che a sto giro è pure indicato da bolli blu (e a volte anche rossi) e ometti di pietra, scopriremo in seguito che si tratta dell’itinerario che traversa in alto la Val Pontirone e collega la Bocchetta di Bòrsgen con il Rifugio Alpe di Biasagn.
Da qui possiamo osservare le cimette senza nome quotate 2’335m e 2’380m che si alzano sulla sinistra del valico che vogliamo raggiungere, mentre sulla destra sono le imponenti pareti rocciose del Piz di Strega a dominare il panorama. Di fronte a noi si estende invece una ganna, un labirinto di pietra composto da grossi massi tra i quali crescono numerosi cespugli e piccoli larici.
Sempre seguendo i bolli riusciamo a “slalomare” tra le rocce e arriviamo facilmente all’Alpe di Bòrsgen, dove sorge una minuscola stalla dalla precaria stabilità che tuttavia riesce ancora a stare in piedi. L’alpeggio è indicato anche da un cartello posato dal Patriziato di Biasca.
Qui la via verso la Val Combra è ulteriormente segnalata anche da scritte sui sassi, inoltre siamo preceduti da numerose pecorelle che stanno “marcando” il sentiero a modo loro!
Nella sua parte finale, la salita alla bocchetta presenta alcuni passaggi ripidi con poco margine di manovra, riusciamo a superarli senza problemi e dopo 2h 25′ raggiungiamo il valico.
Da qui la vista spazia sulle due valli citate sopra, sulla lunare zona di Bòrsgen con i pinnacoli di roccia che la caratterizzano e ovviamente sul bellissimo Piz di Strega, per noi irraggiungibile.
Dato che sembra fattibile, saliamo invece tra grossi massi lungo la cresta ovest e in una ventina di minuti guadagniamo la cimetta senza nome di quota 2’335m.
Anche da qui la vista è molto bella, spazia sulla Val di Blenio e non da ultimo possiamo immortalare anche la zona della Bocchetta di Bòrsgen.
Dopo il pic-nic, fatto quasi in compagnia di una viperetta, torniamo a Fontana seguendo stavolta i bolli blu fino alle cascine di Stabbiello (i bolli partivano alle spalle dei due rustici, ecco perché salendo non li avevamo visti subito) e in seguito la stessa via di salita.
Arrivati a Mazzorino facciamo una breve pausa per ammirare la minuscola chiesetta dipinta di rosa, talmente piccina da non giocare per nulla a favore del distanziamento sociale. Riflettendo…potrebbe essere il luogo perfetto per il nostro ipotetico-eventuale-improbabile matrimonio!
Bella, selvaggia ed interessante: sono questi gli aggettivi che descrivono al meglio la nostra ennesima gita esplorativa in quel della Val Pontirone e ora che ci siamo fatti un’idea della zona è probabile che la raggiungeremo in futuro per altri “ravanamenti”.
(scritto da: Ale)